Storia delle tecniche di lavorazione della ceramica

Tecniche di lavorazione della ceramica e della terracotta con escursus nei secoli, molto dettagliato e con stupende immagini (17 pagine formato doc)

Appunto di artyna86
Tecniche di lavorazione IMPASTO Il corpo degli oggetti è composto da un impasto di argille locali più o meno depurate a seconda dei tempi e delle aree di cultura.
Nei processi più grossolani restano presenti residui carboniosi e scorie minerali naturali che rendono imperfetto e spesso macchiato il prodotto. La qualità e la quantità dei composti minerali contenuti nell’argilla danno luogo a diversi tipi d’impasto che sono determinati dal maggiore o minore grado di porosità del prodotto, dalla sua refrattarietà, del suo colore. Dagli impasti grossolani del periodo neolitico, si passa alla diffusione delle tecniche più perfezionate con l’impiego di un impasto generalmente scuro, dal nerastro al rossiccio, i cui prodotti sono individuabili e classificabili attraverso gli elementi decorativi. Con questa produzione si arriva alla fine del III, II millennio.
Con l’introduzione del tornio (fine III millennio) anche gli impasti acquistano, proprio per le nuove possibilità di lavorazione, una maggiore qualità nella fase di preparazione. Il lavaggio e la decantazione necessari per la purificazione dalle scorie e per ottenere un maggiore grado di finitezza dell’argilla avveniva in una serie di vasche poste in pendio. L’argilla decantata veniva poi spappolata in acqua mediante pale di legno. La melletta così ottenuta, passata al setaccio, allo stato liquido, era posta in apposite fosse o recipienti di prosciugamento al fine di ottenere una notevole perdita d’acqua. L’impasto poi pigiato veniva coltellato, vale a dire sbattuto a blocchi gli uni sugli altri per eliminare le bolle d’aria che avrebbero potuto pregiudicare la compattezza dell’impasto nel risultato finale. Questo tipo di procedimento descritto minuziosamente dal Piccolpasso è ancora in uso nella lavorazione delle argille a livello artigianale, nelle botteghe. Nelle produzioni a livello industriale avviene ormai attraverso mezzi meccanici. MODELLAZIONE La modellazione può avvenire in tre modi differenti: - a mano - al tornio (in caso si tratti di vasellame o simili) - a stampo Nel caso si tratti di modellazione a mano avviene per semplice pressione delle dita sull’impasto oppure per avvolgimento di strisce d’argilla a spirale saldate con la pressione delle dita (quest’ultimo caso si verifica se si tratta di piccole sculture o di vasellame; tecnica usata in particolare nelle culture preistoriche o etnologiche). La modellazione a tornio è utilizzata a partire dal III millennio per la creazione di vasi o oggetti simili. Con il tornio lento erano modellati in un solo blocco d’argilla gli oggetti di piccole dimensioni; quelli di più grande formato erano eseguiti in parti separati: corpo, collo, piedistallo e la sutura avveniva con la colatura d’argilla allo stato liquido detta barbottina ed era dissimulata dall’argilla sempre ridotta a sottili strisce. La rifinitura degli oggetti era fatta con l’aiuto di appositi strumenti, generalmente in legno o anche in metallo o semplicemente c