Relazione di laboratorio sulla determinazione del ph

Relazione di laboratorio sulla determinazione del ph, su varie sostanze analizzate; con immagini, commenti e tabelle. (6 pagine formato doc)

Appunto di rickythebest89
Giust Riccardo Classe2^B Giust Riccardo Classe 2^B Determinazione del pH Scopo: Stima del livello del pH di alcune sostanze in commercio su confronto con dei campioni; misurazione del pH con delle strisciette multi indicatori.
Materiale occorrente: Procedimento: Nella prima fase, abbiamo versato in cinque provette diverse, 1 cm3 circa di ogni diversa sostanza: vino, alcol, candeggina, citrosodina e struccante. (Fig. 1) Poi, abbiamo aggiunto dell'acqua distillata in ogni provetta, fino a raggiungere circa la capienza massima della stessa. (Fig. 2) Infine abbiamo tappato ogni provetta con le dita e, una alla volta, le abbiamo sbattute ripetutamente, in modo che l'acqua e la sostanza di ogni provetta si mescolassero, così da ottenere una soluzione omogenea. (Fig.
3). Prendiamo come esempio l'alcol. Acqua distillata Alcol Alcol e Acqua mescolati omogeneamente (Fig. 1) (Fig. 2) (Fig. 3) Nella seconda fase, abbiamo versato i 2/3 del contenuto di ogni provetta in due diverse provette pulite e distillate per ogni sostanza. (Fig. 2). Per fare questa operazione abbiamo avuto bisogno dell'imbutino per aiutarci a versare ogni sostanza nelle altre due provette (Fig. 1), e di altra acqua distillata, perché ogni volta che, di una sostanza, avevamo tre provette dello stesso livello di contenuto, dovevamo lavare l'imbutino con dell'acqua distillata (Fig. 3), in modo che esso non contaminasse le sostanze contenute nelle provette successive, e così via per le altre sostanze. Alla fine dovremmo avere tre serie di provette contenenti la stessa sostanza messe nei due portaprovette. (Tre provette per ogni sostanza) Imbutino Acqua dist. Provetta pulita x 2 (Fig. 1) (Fig. 2) (Fig. 3) Nella terza fase, abbiamo versato due gocce di fenolftaleina per ogni provetta contenente una sostanza diversa, aiutandoci con il contagocce. (Fig. 4) A questo punto dovremmo avere una serie di provette con la fenolftaleina e le altre due serie, senza nessun additivo. Poi, abbiamo mescolato il contenuto di ogni provetta con l'astina di vetro (Fig. 5), lavandola ogni volta con l'acqua distillata in modo che essa non contaminasse, andandole a mescolare, le sostanze contenute nelle provette successive, e così via per le altre provette. (Fig. 6) Infine dovremmo avere tutte cinque le provette di un colore omogeneo. (Fig. 7) Astina di vetro Acqua dist. Contagocce Astina di vetro Fenolftaleina (Fig. 6) Acqua e alcol Fenolftaleina Acqua e alcol Acqua, alcol e fenolftaleina mescolati (Fig. 4) (Fig. 5) omogeneamente (Fig. 7) Ora, per ogni provetta contenente una sostanza diversa, mescolata con la fenolftaleina, abbiamo riportato in una tabella il colore di essa. Nella quarta fase, abbiamo versato due gocce di tornasole liquido per ogni provetta contenente una sostanza diversa, senza nessun additivo, aiutandoci con il contagocce. (Fig. 8) A questo punto dovremmo avere una serie di provette con la fenolftaleina, una con il tornasole liquido e l'altra serie senza nessun additivo. Poi, abbiamo mescolato