Mutazioni e ricombinazione genetiche o batteriche
Ricerca di biologia sulle mutazioni genetiche (1 pagine formato doc)
MUTAZIONI E RICOMBINAZIONI GENETICHE O BATTERICHE MUTAZIONI E RICOMBINAZIONI GENETICHE O BATTERICHE Nella maggioranza degli organismi viventi la variabilità genetica è assicurata dalla riproduzione sessuale.
In realtà possono comparire due importanti fenomeni: la comparsa di mutazioni e i processi di ricombinazione genetica. Mutazioni Per mutazione si intende qualsiasi processo in grado di indurre una variazione del patrimonio genetico di un individuo; gli agenti che la inducono sono chiamati mutageni. Le mutazioni consistono in cambiamenti permanenti a livello del materiale genetico, per cui tali variazioni diventano ereditarie. Le mutazioni nelle popolazioni batteriche si evidenziano più rapidamente e sono provocate da vari agenti mutageni come le radiazioni, alcune sostanze chimiche, ecc., ma anche dalla temperatura o dalla presenza di un substrato nutritivo squilibrato. Ricombinazioni genetiche nei batteri Sono rappresentate da trasferimenti di materiale genetico da una cellula batterica ad un'altra, con il risultato di portare alla formazioni di nuove combinazioni genetiche in individui ricombinanti. Trasformazione Si tratta di un meccanismo ancora non del tutto chiaro, che consiste nella capacità di un batterio di incorporare pezzetti di DNA di un'altra cellula batterica degenerata. Una volta incorporato il pezzetto di DNA, esso può andare ad appaiarsi al tratto di DNA omologo della cellula ricevente e/o sostituirsi ad esso. Trasduzione Consiste nel trasferimento di materiale genetico da un batterio ad un altro per mezzo di un vettore virale detto batteriofago o fago. Tale vettore provoca la ricombinazione trasduttiva quando induce il ciclo litico nel batterio donatore, che muore; il fago riproducendosi può incorporare per errore in se frammenti di DNA batterico. Coniugazione È un processo attraverso il quale viene trasferito direttamente nel materiale genetico da un batterio donatore ad un ricevente. Il batterio donatore possiede oltre al cromosoma batterico un particolare plasmide con capacità di autoduplicazione, costituito da un pezzo di DNA circolare detto fattore F. quest'ultimo codifica alcuni caratteri fra cui la presenza del pilus sessuale, col quale aderisce alla cellula accettore formando un ponte attraverso il quale viene trasferito il materiale genetico. Torna indietro