Saponificazione: teoria ed esperimento
relazione di laboratorio sul processo di saponificazione da oli vegetali e grassi animali (5 pagine formato doc)
SAPONIFICAZIONE: TEORIA ED ESPERIMENTO
Titolo: Processo di saponificazione da oli vegetali e grasi animali.
Strumenti usati: spruzzetta,2 beute, beker e beverino, bacchetta di vetro robusta, buretta da 50ml, carta da filtro, imbuto buckner, provetta;
Apparecchi usati: uno piastra, cappa aspirante, sostegno (per il bekerino);
Sostanze usate: acqua distillata, soluzione di KOH al 20%, olio di oliva, burro, NaCl commerciale (sale da cucina);
Obbiettivo dell’esperimento: Lo scopo di questo esperimento, è quello di ottenere, con un particolare procedimento il laboratorio, la formazione del sapone, sfruttando i requisiti teorici recentemente appresi.
Saponificazione di un grasso: relazione di chimica
REAZIONE DI SAPONIFICAZIONE IN LABORATORIO
Requisiti Teorici Basilari: I lipidi (detti anche grassi, dal greco lipos, grasso) sono molecole organiche, presenti in natura, raggruppate sulla base delle loro proprietà comuni di solubilità: sono insolubili in acqua (per questo si definiscono idrofobi), mentre sono solubili in solventi organici non polari, come l'etere o l'acetone.
Dal punto di vista strutturale, sono costituiti prevalentemente da atomi di carbonio e di idrogeno uniti tra loro con legami covalenti scarsamente polari (caratteristica che conferisce l'idrofobicità) e simmetricamente disposti. I lipidi, nella cui struttura sono presenti degli acidi grassi, possono dar origine alla saponificazione, ovvero una reazione di idrolisi degli esteri in ambiente acidi.È bene precisare meccanicamente il processo per avere l’idrolisi degli esteri in ambiente basico. La è di grande interesse industriale, perché consente di ottenere da grassi e oli, il glicerolo e i Sali degli acidi costituenti, cioè i saponi.
Relazione sulla saponificazione
SAPONIFICAZIONE ESPERIMENTO
Fra i grassi naturali notevole importanza rivestono i gliceroli solidi e liquidi, (meglio conosciuti come oli), esteri della glicerina e acidi carbossilici a catena lunga. La saponificazione è una reazione di sostituzione nucleofila acilica (sp²) con due particolarità:
1) è una reazione essenzialmente irreversibile;
2) si consuma una mole di base, NaOH o KOH, per mole di estere.
Scegliere e combinare i grassi: Fatta eccezione per l'olio di oliva, evitate di usare un solo grasso nel vostro sapone. L'unione fa la forza e una miscela bilanciata di grassi produce un sapone ricco e versatile. Bilanciate grassi saturi (solidi a temperatura ambiente) e grassi insaturi (liquidi a temperatura ambiente) perché i primi danno un sapone compatto e resistente mentre i secondi lo arricchiscono, rendendolo elastico e piacevole al tatto. L'unico grasso insaturo che produce un sapone molto compatto dopo un'adeguata stagionatura è l'olio di oliva.
Reazione di saponificazione: esperienza di laboratorio
REAZIONE DI SAPONIFICAZIONE: MECCANISMO
I nutrienti (jojoba, avocado, karitè, olio di noccioli d'albicocca eccetera) possono cambiare la qualità del vostro sapone anche in piccole dosi. Usatene da un minimo del 3 ad un massimo del 10 per cento Ricordatevi che alcuni oli possono scatenare reazioni allergiche in persone sensibili. Se decidete di regalare i vostri saponi agli amici mettete sempre un'etichetta con l'elenco di tutto quello che contengono.