Collegamenti fra Conto Economico e Stato Patrimoniale
La contabilità direzionale: le misure economiche e gli strumenti utili alla programmazione e al controllo economico della gestione (19 pagine formato pdf)
Materiale didattico ad uso esclusivo degli studenti del corso di Economia Aziendale (CDL Economia) anno accademico 2003 - 2004 Collegamenti fra le Conto Economico e Stato Patrimoniale Le due tavole di sintesi sono tra loro strettamente interdipendenti e si illuminano reciprocamente1; basti pensare, limitandosi a pochi esempi, che: - l'entità degli ammortamenti imputati all'esercizio rettifica il valore delle immobilizzazioni iscritte nello Stato patrimoniale; - eventuali capitalizzazioni di costi producono l'effetto di traslare determinati valori dal Conto economico allo Stato patrimoniale; - in corrispondenza di accantonamenti per rischi o oneri futuri imputati al conto economico in base al principio di competenza economica, si iscrivono, nel Passivo dello Stato Patrimoniale, elementi patrimoniali passivi denominati "fondi per rischi e oneri futuri".
- I ratei e i risconti nascono dall'applicazione del principio di competenza. Il potenziale informativo del bilancio di esercizio e delle astratte grandezze economiche ivi determinate, il reddito di esercizio e il capitale di funzionamento, discende da valori di natura sia storica sia prospettica; il bilancio è dunque un sistema di valori frutto di un ragionamento economico2 teso a determinare e a rappresentare il grado di equilibrio economico (principalmente reddituale e patrimoniale; secondariamente finanziario) della gestione aziendale in un determinato periodo amministrativo. Ciò non elimina il fatto, peraltro, che il calcolo economico del reddito di esercizio sia una "determinazione di ordine consuntivo, nel cui ambito il reddito di esercizio costituisce l'espressione monetaria del risultato economico della gestione riferita ad un periodo amministrativo trascorso"3. L'incidenza dei valori economici certi (storici, e in quanto tali accertati o accertabili) rispetto a quelli di natura stimata o congetturata (frutto di stima verificabile ex post i primi, di un ragionamento senza possibilità di verificazione i secondi) riveste un rilievo non indifferente ove si apprezzi il grado di: - verità o falsità del bilancio di esercizio; - attendibilità del bilancio di esercizio. Ne consegue che per esprimere internamente all'azienda - un giudizio fondato sull'attendibilità delle risultanze di un bilancio occorre un certo grado di conoscenza, da un lato, dell'economia, dei processi e delle combinazioni economiche dell'azienda interessata; dall'altro del significato economico dei valori di bilancio. Occorre a questo punto tratteggiare anche i limiti informativi della contabilità generale e del bilancio di esercizio. Con riferimento alle scritture contabili sistematiche, si osserva che esse: - rilevano (nel sistema del Reddito) solamente i fatti di gestione esterna, trascurando deliberatamente gli accadimenti economici di produzione economica e di consumo che avvengono all'interno dell'azienda (fatti di gestione interna); - rilevano i fatti di gestione, per loro natura multiformi, sotto due sole prescelte dime