Prova di economia aziendale
Dettagliato svolgimento di una prova d'esame della materia (20 pagine formato doc)
Svolgimento Tema di Economia
aziendale
Il tema assegnato per la seconda prova di Economia aziendale nell'Indirizzo Giuridico Economico Aziendale richiede di analizzare e commentare le differenze tra costo storico e valore corrente (fair value) previsto dai principi contabili internazionali ed è articolato in una parte iniziale obbligatoria e tre percorsi alternativi tra cui sceglierne uno da svolgere.
PARTE A TRATTAZIONE OBBLIGATORIA
Il processo di armonizzazione contabile ha reso applicabili ai bilanci delle imprese italiane (l'adozione è obbligatoria per le società quotate in mercati regolamentati) i principi contabili internazionali IAS/IFRS che rappresentano una "rivoluzione contabile", in quanto prevedono per le attività immobilizzate il criterio del costo al momento dell'iscrizione iniziale e successivamente, in alternativa, il criterio al fair value.
Il valore corrente (o fair value) è dato dal corrispettivo al quale un'attività può esser scambiata o una passività può essere estinta in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.
Il passaggio dal costo storico al valore corrente riduce l'attendibilità degli importi iscritti in bilancio, ma ne accresce la rilevanza; infatti alcuni beni (si pensi a un fabbricato o a un impianto) modificano nel tempo il loro valore.
La valutazione al fair value:
Il tema assegnato per la seconda prova di Economia aziendale nell'Indirizzo Giuridico Economico Aziendale richiede di analizzare e commentare le differenze tra costo storico e valore corrente (fair value) previsto dai principi contabili internazionali ed è articolato in una parte iniziale obbligatoria e tre percorsi alternativi tra cui sceglierne uno da svolgere.
PARTE A TRATTAZIONE OBBLIGATORIA
Il processo di armonizzazione contabile ha reso applicabili ai bilanci delle imprese italiane (l'adozione è obbligatoria per le società quotate in mercati regolamentati) i principi contabili internazionali IAS/IFRS che rappresentano una "rivoluzione contabile", in quanto prevedono per le attività immobilizzate il criterio del costo al momento dell'iscrizione iniziale e successivamente, in alternativa, il criterio al fair value.
Il valore corrente (o fair value) è dato dal corrispettivo al quale un'attività può esser scambiata o una passività può essere estinta in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili.
Il passaggio dal costo storico al valore corrente riduce l'attendibilità degli importi iscritti in bilancio, ma ne accresce la rilevanza; infatti alcuni beni (si pensi a un fabbricato o a un impianto) modificano nel tempo il loro valore.
La valutazione al fair value:
- è una valutazione soggettiva in quanto frutto di stime;
- richiede l'applicazione di valutazioni extracontabili;
- produce effetti diversi sul risultato di esercizio in quanto i prezzi possono oscillare anche in modo significativo nel breve periodo.