Il carbone: formazione, estrazione e i vari tipi

Il carbone è stato la fonte di energia più diffusa nell’ 800 favorendo lo sviluppo delle prime industrie, oggi è sceso al terzo posto dopo petrolio e gas naturale.... (2 pagine formato doc)

Appunto di lino91
Il carbone Il carbone è stato la fonte di energia più diffusa nell' 800 favorendo lo sviluppo delle prime industrie, oggi è sceso al terzo posto dopo petrolio e gas naturale.
Il carbone è formato da materiale organico come carbonio insieme a particelle d'idrogeno e ossigeno, da materiale inorganico, in altre parole sostanze argillose, sali di zolfo ecc. Il carbone deriva da grandi cumuli d'organismi vegetali che hanno subito il processo di carbonizzazione durato milioni di anni e ha richiesto tre fasi principali: La crescita di grandi foreste in zone paludose. Lo sprofondamento del terreno e copertura delle foreste con strati di fango e altri sedimenti.
La decomposizione del legno e la carbonizzazione. Nel primo punto il clima caldo-umido favorisce lo sviluppo di rigogliose foreste che sprofondando lentamente vengono coperte da fango che le comprime e in seguito si solidifica trasformandosi in roccia. In fine lo strato d'alberi si decompone a causa di batteri che “divorano” l'idrogeno e l'ossigeno, facendo restare solo il carbonio insieme ad altre piccole quantità di vari elementi. Gli strati di carbone formatisi in seguito al procedimento precedentemente chiarito subiscono delle spaccature in seguito a scosse tettoniche che danno ai giacimenti la loro attuale struttura. Per estrarre il carbone vengono usate due tipi di miniere: in sotterraneo o a cielo aperto. La prima presenta pochi problemi ambientali, ma mette a rischio la vita dei minatori, la seconda invece stravolge completamente l'ambiente, ma in alcuni stati esistono alcune leggi a tutela dell' ambiente. La miniera in sotterraneo è formata da alcuni pozzi verticali che portano ai vari livelli della miniera e a partire dai pozzi ci sono alcune gallerie orizzontali. Per tutelare i minatori le pareti sono puntellate con centinature metalliche per resistere al peso del terreno, l'acqua delle falde può allagare le gallerie e per estrarla si usano potenti pompe che la portano in superficie, l'aria è messa in circolazione naturalmente, in altre parole circola per tiraggio naturale fra i vari pozzi ma se le gallerie sono molto profonde si usano sistemi d'aria forzata. Un altro pericolo è il gas metano o grisou che è presente in sacche e può invadere le gallerie provocando esplosioni, è per ciò che si usano macchine ad aria compressa. La salute del minatore è in ogni modo esposta ad altri pericoli: le polveri respirate possono provocare la silicosi, il rumore delle macchine può danneggiare l' udito, l' aria sottoterra è calda e contiene molta umidità ecc. Quando i giacimenti sono vasti e vicini al suolo si usa la miniera a cielo aperto, la crosta rocciosa viene sbancata e inizia l' estrazione con grossi macchinari. Questo sistema è ecologicamente dannoso per due motivi: Si crea un grosso scavo nel terreno. Si sollevano enormi quantità di polvere che viene sparsa per decine di Chilometri. La ditta dopo aver abbandonato la miniera deve provvedere a ristabilire le condizioni ambientali