traumatologia (ed fisica)
Rielaborazione di un argomento di ed.fisica (8 pagine formato doc)
PAGINA 420 TRAUMATOLOGIA E PRIMO SOCCORSO Dopo aver ampliamente illustrato i benefici derivanti dall'abitudine alla pratica sportiva, è bene focalizzare anche gli inconvenienti in cui può incorrere uno sportivo (sia agonista sia amatore) durante la sua attività.
A questo proposito è bene subito chiarire che l'argomento è suddivisibile in due grandi tronconi: -i traumi sportivi; -i danni da sport. Un trauma sportivo (anche detto lesione da sport) ha origine da un infortunio, un incidente improvviso, involontario e imprevedibile che agisce sull'organismo dall'esterno provocando, come vedremo, delle alterazioni funzionali dell'organismo stesso. Al trauma da sport è connesso il concetto di "primo soccorso", cioè l'insieme di quelle pronte manovre che gli allenatori, i compagni di squadra o gli operatori degli impianti sportivi possono mettere in atto al fine, almeno, d'alleviare momentaneamente la sofferenza del soggetto. Peraltro è da notare come, in caso di incidenti di una certa gravità (e fortunatamente di una certa rarità!), un preciso intervento di primo soccorso possa addirittura salvare la vita all'infortunato. Per questo motivo viene data molta importanza al fatto che, pur con le inevitabili approssimazioni, tutti coloro che frequentano gli impianti sportivi posseggano una pur modesta conoscenza delle principali manovre da adottare per soccorrere casi di malore, svenimento ecc. Un danno da sport, al contrario, non ha una causa diretta ed esterna, ma si origina lentamente a causa di errate sollecitazioni ripetute nel tempo. Dette sollecitazioni, alla lunga, possono produrre fenomeni di logorio o di usura, infiammazione e dolore e finire con compromettere la funzionalità ottimale del sistema. Si può quindi dire che in uno sportivo (o comunque in una persona fisicamente ben preparata) un danno da sport non è mai di origine traumatica. Al limite sarà invece possibile sostenere il contrario: quando una preparazione atletica è carente o quando l'atleta sottopone il suo fisico a stress agonistici troppo intensi e ravvicinati, potranno insorgere varie patologie a livello dei distretti corporei maggiormente sollecitati. In questi casi non è inopportuno parlare di fenomeni di danno da troppo sport. Infine è bene ricordare che in traumatologia sportiva le classificazioni sono opportune per esigenze di chiarezza, ma non rappresentano dei confini perfettamente definiti. Se infatti affrontiamo il tema dei piccoli traumi (che sono, tra l'altro, i più degni di considerazione, in quanto sono più comuni), scopriamo che la possibilità dell'organismo dell'atleta di affrontare un trauma proveniente dall'esterno senza risentirne particolarmente non solo dipende dall'entità del trauma, ma anche (e soprattutto) dalla condizione fisica dell'atleta stesso. Nella pratica sportiva di tutti i giorni vi sono una quantità di piccoli traumi che possono essere egregiamente sopportati da soggetti allenati, mentre quegli stessi traumi in soggetti mediocremente preparati allo