Prove sul trasformatore
Relazione di elettrotecnica: “prova a vuoto di un trasformatore trifase”. Lo scopo della misura è determinare la resistenza degli avvolgimenti. (6 pagine formato doc)
RELAZIONE DI ELETTROTECNICA RELAZIONE DI ELETTROTECNICA “PROVA A VUOTO DI UN TRASFORMATORE TRIFASE” Scopo della prova: Il circuito viene alimentato in corrente continua.
Lo scopo della misura è determinare la resistenza degli avvolgimenti. La misura viene realizzata col metodo volt-amperometrico, ed essendo la resistenza di valore piccolo, si utilizza il collegamento con il voltmetro a valle. Schema elettrico per la misura di resistenza: Procedimento: La misura si effettua in corrente continua col metodo volt-amperometrico. Dopo aver montato il circuito abbiamo riportato le misure lette e ci siamo calcolati la resistenza degli avvolgimenti. Dati rilevati: -Lato A.T. -Lato B.T. R13 = 0,826 V / 0,491 A = 1,68 ? R13 = 0,423 V /0,492 A = 0,86 ? R23 = 0,842 V /0,497 A = 1,7 ? R23 = 0,441 V /0,496 A = 0,89 ? R12 = 0,802 V /0,471 A = 1,7 ? R12 = 0,419 V /0,494 A = 0,85 ? RmAT = (R13 + R23 + R12)/6 = 0,85 ? RmBT = (R13 + R23 + R12)/6 = 0,4 ? “PROVA A VUOTO” Scopo: Questa prova permette di determinare alcuni parametri del trasformatore, e cioè la potenza persa nel ferro, il rapporto spire, la potenza a vuoto P0, la corrente a vuoto I0 e il cos? del trasformatore Schema elettrico per la prova a vuoto: Strumenti utilizzati: -n° 1 trasformatori -n° 2 wattmetri -n° 3 amperometri -n° 2 voltometri -n° 1 commutatori Descrizione della prova: Dopo aver eseguito gli opportuni collegamenti come illustra lo schema, il circuito è stato alimentato con una corrente alternata. La misura, in questa prova, viene effettuata col metodo volt-amperometrico e si utilizza il collegamento con voltmetro a monte perchè la resistenza non è piccola. Abbiamo effettuato varie prove a tensione decrescente, a partire da un valore di tensione superiore del 5% di Vn e diminuendo la tensione fino a raggiungere un numero di misure che ci han permesso di completare la tabella e di soddisfare gli scopi della prova. Formule: K = (Pa * Pv * cos?? ? dfs W1 = W2 = W3 = W4 = k * div lette I0 = (I1 + I2 + I3)/3 P0 = W1 + W2 Q0 = (W1 - W2 + 2*(W4 - W3))/?3 Tg ?? ? Q0 / P0 m = VAT / VBT PFE = P0 - PJ0 = P0 - 3* RBT * I02 Pw = Ria * Io2 Tabella 1 : V1(V) V2(V) W1 W2 W3 W4 Pv(V) Pa(A) Ri(?? cos?? K Pw 385 411 130 20 17 122 450 1 5,86 0,2 0,6 0,89 367 388 115 21 20 107 450 1 5,86 0,2 0,6 0,83 345 364 100 22 23 92 300 1 5,86 0,2 0,6 0,79 320 339 130 33 44,5 130 300 1 5,86 0,2 0,4 0,73 300 317 115 31 42 113 300 1 5,86 0,2 0,4 0,69 280 296 101 29 39 99 300 1 5,86 0,2 0,4 0,66 260 276 89 26 35 88 300 1 5,86 0,2 0,4 0,61 240 255 78 23 30 76 300 1 5,86 0,2 0,4 0,58 220 233 68 19 25 65 300 1 5,86 0,2 0,4 0,54 200 213 112 33 16 138 150 1 5,86 0,2 0,2 0,49 180 190 98 26 53 113 150 1 5,86 0,2 0,2 0,44 160 170 83 21 41 93 150 1 5,86 0,2 0,2 0,41 W1,W2,W3,W4 ci indicano le divisione lette dai wattmetri. Gli autoconsumi(Pw) sono uguali per tutti i Wattmetri avendo una Ri sempre uguale. Tabella 2 : W1(?? W2(?? W3(?? W4(?? I1(A) I2(A) I3(A) V1(V) V2(V) I0(A) Cos?0 P0(W) Q0(VAR) 78 12 10,2 73,2