La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza: riassunto
Riassunto del testo "La nuova alleanza. Metamorfosi della scienza" di Ilya Prigogine e Isabelle Stengers (12 pagine formato docx)
LA NUOVA ALLEANZA.
METAMORFOSI DELLA SCIENZA: RIASSUNTOLa nuova alleanza. Metamorfosi della scienza, I. Prigogine & I. Stengers. Prefazione 1 - Le introduzioni servono a dimostrare come tra la data della prima edizione (1979) e il 1992 e il 1999 rispettivamente, ci siano state importanti scoperte scientifiche che hanno confermato la tesi di Prigogine esposta ne La nuova alleanza. Il problema da cui parte Prigogine è quello del rapporto tra complessità e temporalità, definito nella scienza problema della freccia del tempo, cioè il fatto che al livello profondo delle strutture complesse ci sia una direzionalità temporale: l’approccio di Einstein prevede una relazione biunivoca tra lo spazio-tempo e massa e si contrappone all’approccio di Hawking, secondo cui la freccia del tempo non sia un problema proprio della fisica, in quanto si manifesta solo nello stato temporale della coscienza di chi lo percepisce, è concepibile solo nella mente di Dio, quindi non è descrivibile in termini fisici; per entrambi comunque è un’invenzione, una costruzione ideale, quindi fenomenologico.
ILYA PRIGOGINE PENSIERO
La nuova alleanza si propone di definire il problema della freccia del tempo su nuovi modelli che consentano di superare l’interpretazione quantistica idealistica in vista di un’interpretazione quantistica realista. Gli approcci di Einstein e Hawking si distanziano dalla visione della termodinamica e della scienza dei processi reversibili, secondo cui la freccia del tempo non è un problema meramente fenomenologico, ma si sprigiona in sistemi dinamici caotici, dove la caoticità dà la misura stessa della freccia del tempo.
L’opera è un dialogo tra un approccio filosofico della costruzione della conoscenza e le scienze dure, dove sono le scienze che si adeguano alla filosofia e all’approccio fenomenologico.Rivoluzione scientifica, riassunto di filosofia
ILYA PRIGOGINE TEMPO
Per Prigogine il rapporto spazio-tempo è irreversibile nella materia, cioè è reale, al contrario di quello che Einstein proponeva con la sua teoria della relatività, ovvero la possibilità del viaggio nel tempo, fondato sulla reversibilità e impredicibilità dei sistemi. La freccia temporale trova nei sistemi dinamici caotici, nel caos stesso di cui la natura è intrisa, la sua applicazione fisica e la sua concretezza: la termodinamica dà al tempo uno statuto fisico e reale.
I fenomeni di biforcazione nei sistemi permettono di descrivere i processi di fluidodinamica e in generale fenomeni dinamici caotici, che si fondano sulla rottura della simmetria, generatrice di novità e sorprese: al posto della linearità della traiettoria esistono fasci di infinite possibilità, che possono essere studiati e oggettivizzati attraverso il linguaggio matematico della la teoria della probabilità, con leggi fondate su un’approssimazione continua di fenomeni contingenti. Esiste una possibilità di scegliere rispetto a un numero n di possibilità, in cui la scelta è impossibile da prevedere; da ciò dipende l’asimmetria, ovvero l’apertura (i sistemi caotici sono infatti sistemi asimmetrici, cioè aperti).