Calcolo del coefficiente d'attrito
Relazione di fisica sulla misura del coefficiente d'attrito (2 pagine formato doc)
Cenni teorici:
Su ogni corpo sottoposto a scivolamento, viene esercitata una forza opposta a quella di trascinamento.
Questa forza verrà chiamata forza d’attrito. Esso varia al variare delle superfici di contatto (ad esempio metallo su legno e feltro su legno). È noto infine che l’attrito di strisciamento, detto anche attrito radente, diminuisce quando le superfici sono levigate o lubrificate. Svolgimento: Per prima cosa si azzera il dinamometro, poi si misura il peso dei parallelepipedi. Poi si pone 1 parallelepipedo sulla carta vetrata e grana 100 e si effettua una misurazione della forza Fa che fa muovere il corpo, successivamente si ripete l’operazione con due parallelepipedi e si dovrebbe ottenere una forza doppia.
Si ripetono le operazioni precedentemente elencate prima sulla carta vetrata a grana 60 e poi sul tavolo.
Conclusioni:
Misurando la forza che fa strisciare un corpo e sapendo il suo peso è possibile misurare il coefficiente d’attrito µ. Nell’esperienza ci sono vari tipi di errori accidentali che si commettono nella misurazione soprattutto quando non si riesce a effettuare la misura della forza nell’attimo preciso..