Sintesi del Manuale di Geografia di Giovannini Torresani
sintesi del Manuale di Geografia, di Giovannini Torresani (25 pagine formato doc)
Sintesi del Manuale di Geografia di Giovannini Torresani - Il manuale si divide in capitoli monografici con l’attenzione ai più recenti apporti interdisciplinari, con un livello ulteriore che presenta importanti parole chiave di cui analizza il significato.
1-Geografia urbana
La città è definita come un organismo, un’entità organica con una sua fisiologica evoluzione. Ma più importante è parlare della città in sé, come luogo in cui metà dell’umanità ha scelto di vivere, ed è ciò di cui si occupa la geografia urbana.
Il problema successivo è lo studio dell’oggetto città, che obbliga a scelte ed esclusioni; si definiscono allora due livelli di lettura dello “spazio urbano”, inteso come “luogo sul quale si esercitano le attività dell’uomo”:
-identità dello spazio urbano, per definire e descrivere i vari luoghi (spazio amministrativo, att. economiche, popolazione, funzioni);
LEGGI ANCHE Fascicolo di geografia urbana sul concetto di città
-qualità della città e della vita, quindi giudizi soggettivi che qualificano un dato insediamento.
Questi livelli di lettura però si intrecciato negli studi più recenti, motivo per cui oggi ci si riferisce alle classificazioni (morfologia, antropologia, sociologia) derivate dallo studio di casi particolari e contrapposti tra loro. L’importante nello studio delle città è relativizzare, ricordarsi cioè che non esiste una città medievale, una moderna e così via, ma solo caratteri di omogeneità.
Nel giro di mezzo secolo, dal 1950 al 2000, si è registrata un’impennata della popolazione urbana, tanto che il 2005 è ritenuto l’anno in cui metà della popolazione globale abita in città; è previsto un aumento delle immense megalopoli, schema a p. 4. Entrando nel dettaglio, analizziamo alcune questioni:
LEGGI ANCHE Il processo di urbanizzazione
-il calcolo della popolazione urbana è eseguito grazie ad organizzazioni internazionali, l’Onu su tutte, che elaborano dati raccolti dagli stati stessi; se andiamo alle singole unità urbane il discorso si complica, in quanto al variare del criterio di definizione di un abitato “urbano” variano i risultati! L’Italia chiede ci siano almeno 10000 abitanti per considerarli tali; ogni dieci anni il censimento raccoglie i dati sul territorio nazionale.
1-Geografia urbana
La città è definita come un organismo, un’entità organica con una sua fisiologica evoluzione. Ma più importante è parlare della città in sé, come luogo in cui metà dell’umanità ha scelto di vivere, ed è ciò di cui si occupa la geografia urbana.
Il problema successivo è lo studio dell’oggetto città, che obbliga a scelte ed esclusioni; si definiscono allora due livelli di lettura dello “spazio urbano”, inteso come “luogo sul quale si esercitano le attività dell’uomo”:
-identità dello spazio urbano, per definire e descrivere i vari luoghi (spazio amministrativo, att. economiche, popolazione, funzioni);
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-qualità della città e della vita, quindi giudizi soggettivi che qualificano un dato insediamento.
Questi livelli di lettura però si intrecciato negli studi più recenti, motivo per cui oggi ci si riferisce alle classificazioni (morfologia, antropologia, sociologia) derivate dallo studio di casi particolari e contrapposti tra loro. L’importante nello studio delle città è relativizzare, ricordarsi cioè che non esiste una città medievale, una moderna e così via, ma solo caratteri di omogeneità.
Nel giro di mezzo secolo, dal 1950 al 2000, si è registrata un’impennata della popolazione urbana, tanto che il 2005 è ritenuto l’anno in cui metà della popolazione globale abita in città; è previsto un aumento delle immense megalopoli, schema a p. 4. Entrando nel dettaglio, analizziamo alcune questioni:
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-il calcolo della popolazione urbana è eseguito grazie ad organizzazioni internazionali, l’Onu su tutte, che elaborano dati raccolti dagli stati stessi; se andiamo alle singole unità urbane il discorso si complica, in quanto al variare del criterio di definizione di un abitato “urbano” variano i risultati! L’Italia chiede ci siano almeno 10000 abitanti per considerarli tali; ogni dieci anni il censimento raccoglie i dati sul territorio nazionale.