la donna nel V sec nelle tragedie di euripide

relazione di carattere storico letterario riguardo il ruolo della donna con riferimenti a varie opere (3 pagine formato doc)

Appunto di martaattac
Mimnermo nasce a Colofane, o probabilmente a Smirne, sulle coste dell'Asia Minore e forse visse nel periodo in cui la sua patria era sotto il dominio dei lidi. Il tema delle due elegie è rappresentato dall’antitesi fra giovinezza e vecchiaia e il terrore che quest’ultima provoca.
I passi di queste sembrano disegnare una visione sfiduciata della vita e cercare risposte, tutto sommato effimere, ai drammi della vita e della morte. Ma Mimnermo oltre a rispondere alle tematiche tradizionali del simposio che esortavano i convitati a godere del momento presente esprime anche la sua consapevolezza della fragilità umana più volte riportata anche nella poesia epica. In questi versi di Mimnermo si trova quindi la bellezza dell’istante e non, come afferma parte della critica, il più cupo pessimismo. Va ricordato poi che il pubblico del simposio creava volentieri un’atmosfera in cui vino, amore, morte malinconia, bellezza e rimpianto correvano a formare una mescolanza di toni ed emozioni sottili.
Le due elegie sono state riportate entrambe, probabilmente integre, nell’antologia di Strobeo. Il tono più riflessivo della seconda composizione ha fatto supporre, senza alcun fondamento che questa sia stata composta nella vecchiaia dell’autore, mentre la prima sarebbe stata scritta in gioventù. Un altro frammento, reso famoso dalla risposta di Solone, in versi distici elegiaci fissa il termine di ogni lietezza all’inizio della vecchiaia, a sessant’anni contro gli ottanta del poeta ateniese.