Confronto tra La sera del dì di festa e A Silvia

Analisi e confronto tra le poesie "La sera del dì di festa" e "A Silvia" di Giacomo Leopardi (1 pagine formato doc)

Appunto di verdemarino

CONFRONTO LA SERA DEL DI DI FESTA E A SILVIA

ConfrontoLa sera del dì di festaeA Silvia”.

In entrambi i componimenti appare una figura femminile, tuttavia mentre ne “La sera del dì di festa” è posta in contrapposizione rispetto al poeta, in “A Silvia” viene sottolineato il destino comune, entrambi, infatti, hanno visto la propria gioventù negata e la delusione di tutte le illusioni. Nella prima, invece, è sottolineato come la giovane, priva di ogni preoccupazione, riesca a cadere in un “agevol sonno” dopo gli svaghi della sera, mentre Leopardi è condannato a una condizione di infelicità ed esclusione della vita.
Di fronte a questa realtà il poeta non si rassegna, ma al contrario assume un atteggiamento titanico di ribellione (“per terra mi getto, e grido e fremo”), che invece non si riscontrerà nei componimenti successivi dei grandi idilli, di cui a Silvia apre la stagione.

Poesie di Leopardi a confronto


LA SERA DEL DI DI FESTA ANALISI

Tra le due poesie intercorre un periodo di grandi cambiamenti, durante il quale assistiamo all'acquisizione della consapevolezza del vero, al passaggio ad un pessimismo assoluto e alla fine delle illusioni giovanili. Da tutto ciò scaturisce l'abbandono di ogni forma di protesta e l'assunzione di un atteggiamento fermo e distaccato. Inoltre, sebbene vengano riprese le immagini proprie della giovinezza, vediamo che sono costantemente accompagnate dalla consapevolezza della reale condizione dell'uomo, per questo appaiono più rarefatte, come si può notare in “A Silvia”, dove troviamo una serie di filtri (fisico, letterario, dell'immaginazione, del ricordo, filosofico), che non fanno altro che assottigliarle ulteriormente. Nonostante vi sia la rievocazione del vero, questo non ha una forza distruttiva, per tutto il componimento, infatti, il poeta evoca le immagini della vita e della gioia, come protesta contro la forza maligna della natura che le ha negate all'uomo.

Poesie di Leopardi: analisi


A SILVIA ANALISI

Dal punto di vista stilistico in entrambe le poesie vi è la ricerca del vago e dell'indefinito e vi è inoltre il riferimento ad alcuni passi di poeti classici, esempi, secondo Leopardi, di una poesia fresca ed immaginosa. Ne la sera del dì di festa, infatti, il notturno lunare si rifà  ad un' immagine dell'Iliade di Omero, mentre il canto di Silvia, nell'altro componimento, richiama al canto di Circe, che giunge ai Troiani mentre veleggiano davanti alle coste italiche. Sempre nel tentativo di dare un senso di maggiore indeterminatezza, in “A Silvia” si può notare la grande libertà metrica rispetto alle poesie precedenti: non viene più utilizzato l'endecasillabo sciolto, ma all'interno della strofa si alternano endecasillabi e settenari senza uno schema fisso.