Liolà
Riassunto, commento e curiosità riguardanti Liolà (commedia di Luigi Pirandello) (1 pagine formato doc)
Liolà, è una commedia di Luigi Pirandello che racconta la storia di un giovane allegro, uno sciupa femmine innamorato della musica, di quel canto con il quale rende tutti gioiosi.
Liolà è un tipo simpatico, amato da tutte le donne e nonostante la sua giovane età ne ha già messe incinta ben tre diverse ed ha tenuto per correttezza con se i figli da queste partoriti. Dopo un’avventura con Tuzza, la giovane nipote di Simone (uomo vecchio ma molto ricco), questa rimane incinta e pensa di proporre allo zio di riconoscere il figlio. Questo accetta poiché, dopo ben quattro anni di matrimonio, non ha ancora avuto un erede a cui lasciare tutta la sua “roba” dalla moglie legittima, Mita. La giovane, accusata di essere sterile perde il marito e le ricchezze a causa di Tuzza e si rifugia nella casa della zia in campagna che è vicina a quella di Liolà.
Il giovane, che dopo aver messo incinta Tuzza le aveva chiesto di sposarlo, offeso dal rifiuto, decide di vendicarsi e propone a Mita di far quel che ha fatto l’altra donna, di copiarle interamente il piano. Mita inizialmente rifiuta ma lascia la sua porta aperta e passa così la notte con Liolà. Resta quindi incinta e, dopo averlo annunciato al marito, questo lascia Tuzza e si ricongiunge alla moglie. Per sistemare un po’ la faccenda, chiede a Liolà di sposare la nipote ma lui dice che in quel modo perderebbe tutte le sue belle canzoni e la sua spensieratezza ma è ben lieto, per mettersi la coscienza a posto, di prendere con se il figlio che alleverà per lui la madre. Tuzza, dopo aver udito queste parole, si scaglia furiosa contro lui con un coltello ma riesce a ferirlo solo lievemente. La storia si conclude con l’ininterrotto pianto della giovane. Questo però, non è un vero e proprio finale che, piuttosto, è inesistente nella commedia.
COMMENTO
Di questa commedia ho apprezzato molto l’atteggiamento spontaneo dei personaggi, la gioia che riusciva a trasmettere Liolà. Ed ho condannato una donna che pur di aver per se ogni ricchezza, è pronta a rovinare la vita ad un’altra. La cosa che più mi ha colpita è stata la scena finale: Dopo che la disperata Tuzza aggredisce Liolà tutti la guardano con rammarico e vanno via, tutti tranne la madre che guarda la figlia con la stesso sguardo degli altri: non accetta il fatto che ormai sia consumata e non condivide la sua aggressività. Nonostante ciò, dopo aver fatto qualche passo nella direzione degli altri, si ferma: non riesce a separarsi da quella che è pur sempre sua figlia, alla quale, nonostante tutto, vuole molto bene.