Paralipomeni della Batracomiomachia
Appunto inviato da saracaldini94
Sintesi dei contenuti e commento del poemetto di Giacomo Leopardi (3 pagine formato pdf)
PARALIPOMENI DELLA BATRACOMIOMACHIA
Sono un poemetto in ottave in otto canti, il cui titolo dal greco (cose tralasciate) significa continuazione della Batracomiomachia pseudomerica, della quale il poeta fece tre traduzioni.
Iniziato dal Leopardi probabilmente a Firenze tra il 1830 e il 1831 fu condotto a termine poco prima della morte. Le allusioni evidenti alle vicende politiche italiane ed europee dei primi trent’anni del secolo e ad alcuni personaggi del tempo (Murat, Senzacapo ecc) non consentirono la pubblicazione dell’opera che apparve postuma a Parigi presso il Baudry nel 1842 per interessamento di Ranieri.
ARGOMENTO:
Canto I . Messi in rotta dai granchi, giunti in aiuto delle rane, i rospi, che hanno perduto nella battaglia il re Mangiaprosciutti, eleggono capo dell’esercito Rubatocchi che provvede a fortificare e assicurare l’accampamento d improvvisi assalti e ad inviare messi all’armata nemica. Il conte Leccafondi viene incaricato della difficile missione e, sebbene a malincuore, parte a notte con pochi servi.
Canto II. Leccafondi ripercorre il campo di battaglia dove giacciono i cadaveri dei topi illuminati dalla luna e all’alba giunge in vista dell’armata dei granchi. Condotto alla presenza del generale Brancaforte, costui lo fa gettare in catene;quindi, su ordine del proprio re, lo ascolta e gli detta le dure condizioni di pace: i topi dovranno alloggiare nella città di Topaia un presidio di trentamila granchi e provvedere al loro mantenimento. Leccafondi si riserva quindici giorni di tempo per rispondere.
Sono un poemetto in ottave in otto canti, il cui titolo dal greco (cose tralasciate) significa continuazione della Batracomiomachia pseudomerica, della quale il poeta fece tre traduzioni.
Iniziato dal Leopardi probabilmente a Firenze tra il 1830 e il 1831 fu condotto a termine poco prima della morte. Le allusioni evidenti alle vicende politiche italiane ed europee dei primi trent’anni del secolo e ad alcuni personaggi del tempo (Murat, Senzacapo ecc) non consentirono la pubblicazione dell’opera che apparve postuma a Parigi presso il Baudry nel 1842 per interessamento di Ranieri.
ARGOMENTO:
Canto I . Messi in rotta dai granchi, giunti in aiuto delle rane, i rospi, che hanno perduto nella battaglia il re Mangiaprosciutti, eleggono capo dell’esercito Rubatocchi che provvede a fortificare e assicurare l’accampamento d improvvisi assalti e ad inviare messi all’armata nemica. Il conte Leccafondi viene incaricato della difficile missione e, sebbene a malincuore, parte a notte con pochi servi.
Canto II. Leccafondi ripercorre il campo di battaglia dove giacciono i cadaveri dei topi illuminati dalla luna e all’alba giunge in vista dell’armata dei granchi. Condotto alla presenza del generale Brancaforte, costui lo fa gettare in catene;quindi, su ordine del proprio re, lo ascolta e gli detta le dure condizioni di pace: i topi dovranno alloggiare nella città di Topaia un presidio di trentamila granchi e provvedere al loro mantenimento. Leccafondi si riserva quindici giorni di tempo per rispondere.
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