Menaechmi di Tito Maccio Plauto

Scheda di "Menaechmi" di Plauto, la commedia degli equivoci dovuti all'incredibile somiglianza di due gemelli, Menecmo I e Menecmo II (1 pagine formato doc)

Appunto di miad
IL libro “Menaechmi” narra degli equivoci dovuti all’incredibile somiglianza di due gemelli, Menecmo I e Menecmo II, separati fin dalla fanciullezza. Un mercante di Siracusa smarrisce a Taranto uno dei due figli gemelli, Menecmo, e ne muore.
Questi, allevato da un ricco mercante di Epidamno, vive ora diviso tra la moglie gelosa e la meretrice Erozio. Ma ecco che giunge a Epidamno il gemello MenecmoII,che va alla sua ricerca.Prima però che i due s’incontrino e si riconoscano,si ha una lunga e complicata serie di equivoci, perché i due fratelli eguali di nome e d’aspetto,vengono continuamente scambiati l’uno con l’altro. Il riconoscimento dei due gemelli avviene grazie al servus callidus(Messenione). Questa è appunto chiamata commedia degli equivoci ed è scritta con un linguaggio popolare. Possiamo mettere a confronto “ menaechmi” con un’altra commedia Plautina “Amphitrùo”, che anch’essa narra dello scambio di persona. In “ Menaechmi” il tema principale è quello dei Simillimi,e in “Amphitrùo” è quello dello sdoppiamento dell’io..