Marino e il Barocco: approfondimento
Approfondimento sul Barocco e in particolare su Giovan Battista Marino, la lirica barocca e Il paesaggio naturale (1 pagine formato doc)
MARINO E BAROCCO
Il Barocco. La metafora, per Tesauro, non è una semplice figura retorica o un ornamento esteriore del discorso, ma possiede un autentico valore conoscitivo, in quanto istituendo nuovi rapporti con le parole, rivela nuovi rapporti tra le cose. La meraviglia che ne scaturisce è dunque un piacere di natura intellettiva, provocato dalla scoperta delle relazioni nascoste nella varietà caleidoscopica del mondo. E poiché la meraviglia è tanto più autentica quanto più il processo conoscitivo è frutto della ricerca personale, se ne deduce una concezione dell'arte come creazione originale, che supera ogni principio classicistico di imitazione di modelli e di obbedienza alle prescrizioni della retorica.
CARATTERISTICHE DELLA POESIA DI MARINO
Il paesaggio naturale. Nel sonetto di Marino Onde dorate il paesaggio si affaccia entro la dimensione metaforica, che assimila i capelli ad un mare d'oro solcato da una navicella d'avorio.
Si tratta quindi non d'un paesaggio naturale, colto nella sua immediatezza attraverso i sensi, ma di un paesaggio costruito attraverso un processo intellettualistico e fantastico insieme. Comunque lo scambio insito tra la realtà e la metafora rende il senso di quella visione metaforica del mondo che è propria della civiltà barocca. L'altro sonetto del Marino, invece, Amorosa animazione, dà l'idea di una natura intimamente pervasa dalla forza dell'eros, che attrae irresistibilmente tra loro tutte le creature viventi. Anche qui, attraverso l'analogia tra tutte le forme della vita animale, si propone una visione metaforica, a cui soggiace una visione materialistica e vitalistica del mondo naturale.Età barocca, Marino e marinisti: riassunto
LA LIRICA BAROCCA MARINO
La lirica barocca. Nella lirica amorosa di Marino e dei marinisti si può ancora riconoscere un legame con la tradizione petrarchistica, per quanto concerne l'omaggio alla figura femminile, ma al di là di questo dato basilare, le novità introdotte nella rappresentazione della donna sono radicali. Mentre nei petrarchisti essa era ridotta a un figurino delineato con pochi tratti stereotipati (i capelli biondi, gli occhi azzurri, il viso candido e rosato), il poeta barocco, al fine di soddisfare l'ansia di rinnovamento e suscitare la «meraviglia», che è il tratto caratterizzante la sua poetica, celebra donne che sono individuate da particolari sorprendenti e sconcertanti, come la vecchia, la zoppa, la sdentata, la cieca, la sorda, la balbuziente, la mendica, l'acrobata, o comunque insiste su aspetti inediti ed esotici della bellezza, cantando donne di colore od orientali.