L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello: riassunto e commento
Riassunto, commento e osservazioni narratologiche e stilistiche del libro "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" di Oliver Sacks (2 pagine formato doc)
L'UOMO CHE SCAMBIO' SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO: RIASSUNTO E COMMENTO
Oliver Sacks: L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello - Questo libro è stato pubblicato per la prima volta a Londra nel 1985.
Riassunto: Oliver Sacks, neurologo di fama internazionale, raccoglie in questo libro alcuni interessanti casi clinici che gli si sono presentati durante la sua carriera, presentandoli sotto forma di appassionanti racconti. Ciascuno di questi pazienti ha una propria storia alle spalle che Sacks ritiene giustamente importante sia per definire i pazienti non solo da un punto di vista prettamente clinico ma anche sotto il profilo personale, sia per studiare in modo più approfondito la malattia insorta nel paziente stesso e le sue cause. Un esempio di caso presentato da Sacks è Jimmie, che, all'età di 19 anni, ha perso la capacità di memorizzare. Convinto di vivere nel 1945 rimarrà sconvolto nell'osservarsi allo specchio, nello scoprire di non essere il ragazzino che si credeva. Questa sensazione scomparirà però entro pochi minuti, a causa proprio della sua malattia. In questi racconti troviamo le molteplici sfumature del cervello umano, comportamenti che mutano in seguito a lesioni cerebrali, a cure, a stimolazioni del cervello, un mondo affascinante e inquietante nel contempo, ci troveremo ad essere nuotatori “in acque sconosciute, dove può accadere di dover capovolgere tutte le solite considerazioni, dove la malattia può essere benessere e la normalità malattia, dove l'eccitazione può essere schiavitù o liberazione e dove la realtà può trovarsi nell'ebbrezza, non nella sobrietà”.Zio Tungsteno di Oliver Sacks: riassunto
L'UOMO CHE SCAMBIO' SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO: COMMENTO
Commento: A me questo libro è piaciuto moltissimo, sia perché la psicologia, la neurologia, la psichiatria ed ogni cosa in qualche modo legata al cervello, al sistema nervoso, ai comportamenti dell'uomo derivanti dai diversi stati della mente, mi interessano molto, sia perché trovo che l'autore abbia presentato i casi dei suoi pazienti non in maniera asettica, poiché asettico non è neanche il suo modo di lavorare; Sacks infatti, oltre al profilo clinico, si cura di analizzare il profilo umano, così da rendere la vicenda più interessante da leggere, e così da arrivare a comprendere meglio le cause della malattia insorta nel paziente. Mi ha affascinato scoprire le mille cose che possono accadere nel misterioso mondo del cervello, come esse si riflettano sul nostro comportamento e su quello delle persone che ci circondano, e come la malattia a volte possa rendere la vita più bella, intensa, piacevole di come lo fosse in precedenza, arricchire comunque anche il paziente che ne guarisce, o portare il paziente a non voler guarire poiché si trova meglio con la malattia che senza. Per esempio, in Ray dai mille tic, troviamo un caso difficile, poiché il paziente è affetto dalla sindrome di Tourette dall'età di 4 anni, non ha ricordi di una vita senza tic, e perciò si sente lui stesso un insieme di tic, ed ha paura che, tolti essi, non resti niente di lui. Alla fine arriva a un compromesso con Sacks: per tutta la settimana avrebbe fatto uso di aloperidolo, sostanza che intorpidisce e sopprime l’eccesso di nervosismo presente nei tourettici, ma durante il week-end Ray non avrebbe assunto il farmaco, così da sfogarsi e tornare il Ray di sempre, dai riflessi pronti, che gli permettevano di eccellere nel ping-pong, di entrare ed uscire alla velocità di un lampo dalle porte girevoli, di scatenarsi alla batteria. Un altro caso da citare può essere quello di Natasha K., sveglia novantenne che dopo il suo ottantottesimo compleanno aveva avuto un cambiamento che l’aveva portata a sentirsi più energica, vitale, come rinata.