Il razzismo spiegato a mia figlia di Tahar ben Jelloun

Il razzismo spiegato a mia figlia: riassunto essenziale del libro di Tahar ben Jelloun, che affronta le dinamiche che portano al razzismo

Il razzismo spiegato a mia figlia di Tahar ben Jelloun
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IL RAZZISMO SPIEGATO A MIA FIGLIA

Tahar ben Jelloun
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Il  razzismo  spiegato  a  mia  figlia è un libro scritto dall'autore marocchino  Tahar  Ben  Jelloun.

L'idea  è nata andando con  sua  figlia  alla  manifestazione  contro  il  progetto  di  legge  Debrè sull'ingresso  e  sul  soggiorno  degli  stranieri  in  Francia.Lo scrittore si trovò a rispondere a tante domande poste dalla figlia: perché  si  manifestasse, cosa  significassero  certi  slogan, se potesse  servire  a  qualcosa  protestare in quel modo, e così via.

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Ben Jelloun decise quindi di iniziare a parlare di razzismo. E ricordandosi le domande e le riflessioni della figlia iniziò a scrivere le prime pagine del libro,cercando di semplificare al massimo i concetti più complessi.

Questo testo è stato riscritto almeno quindici volte, per bisogno di chiarezza, semplicità e obiettività, proprio perché il prodotto finale fosse accessibile a tutti, anche se destinato ai ragazzi tra gli otto e i quattordici anni.

L'autore per scriverlo è partito dal principio che la lotta contro il razzismo cominci con l'educazione: se è vero che sono i ragazzi quelli che si possono educare, non gli adulti, la preoccupazione principale qui è di tipo pedagogico.

RAZZISMO: COS'È

Il libro è stato scritto ricostruendo un dialogo nel quale lo scrittore ha avuto come interlocutrici tre ragazzine: sua figlia Meriem e due sue amiche, delle quali Meriem è portavoce. Lo scopo ultimo del dialogo è quello di chiarire nel modo più semplice e lineare la profonda ingiustizia del razzismo e la necessità di vigilare perché non si possa affermare.

Di fronte alla domanda di una ragazzina di dieci anni: "Dimmi, babbo, cos'è il razzismo?" non si può rispondere ricapitolando resoconti storici e temi teorici complessi: si pososno solo riportare questioni ed esempi tratti dal quotidiano: la casa, la scuola, la televisione. Il risultato è un discorso serrato che potrebbe nascere in qualsiasi famiglia in un pomeriggio qualsiasi.

LOTTA CONTRO IL RAZZISMO

Leggere questo libro può lasciare qualcosa di indelebile nei ragazzi e nei genitori, ed è utile per capire come affrontare l'argomento nel modo giusto.

La lotta contro il razzismo deve essere un riflesso quotidiano: inizia cercando di dare un buon esempio stando soprattutto attenti all'usoo delle parole. Alcune di queste vengono usate per offendere o per umiliare, altre per discriminare. Si deve rinunciare alle idee preconcette ed eliminare le espressioni portatrici di falsi ideali.

La lotta contro il razzismo inizia proprio con un lavoro sul linguaggio, che richiede volontà e perseveranza. Non bisogna inoltre mai lasciar correre di fronte a episodi di razzismo, perché potrebbero impattare anche chi ne è immune fino a quel momento.

Ciascuno ha il diritto alla sua dignità: con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita e si dà testimonianza del rispetto per se stessi.

L'autore ha voluto esprimere questo in modo molto semplice. Inoltre attraverso questo messaggio si è rivelata tutta la sua grande umanità e sensibilità nei confronti di una lotta contro un fenomeno da eliminare il prima possibile.

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