Vita dei campi: analisi, temi e riassunto
Vita dei campi: analisi, temi e riassunto di "Rosso Malpelo" e "La lupa" di Giovanni Verga (3 pagine formato doc)
VITA DEI CAMPI: ANALISI, TEMI E RIASSUNTO
Scheda sul testo narrativo.
Titolo: "Vita dei Campi”( lettura di alcune novelle: “La lupa”, “Rosso Malpelo”)
Autore: Giovanni Verga (Catania 31.8.1840 - 27.1.1922).
Le novelle di Giovanni Verga: riassunto
VITA DEI CAMPI: RIASSUNTO
Dal 1872 al 1893 visse a Milano, dove fu in rapporto con i principali esponenti della scapigliatura e pubblicò le opere principali della stagione verista, di cui è considerato il massimo rappresentante in Italia. Aperta dal breve bozzetto Nedda (1874), uscito su rivista e accolto con grande successo, essa ebbe i suoi momenti più felici nelle novelle di Vita dei campi (1880), cui nel 1883 si affiancarono le Novelle rusticane, e nei romanzi I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1888), primi di quel ciclo de I Vinti che ne prevedeva cinque, ma che si interruppe al primo capitolo del terzo, La duchessa di Leyra (1893). Dal 1884 alla produzione in prosa si affiancò quella teatrale. Tratti per lo più da precedenti racconti, apparvero la Cavalleria rusticana, felicemente rappresentata a Torino nel 1884, e quindi La portineria (1885), La lupa (1896), Dal tuo al mio (1903). Merito principale del teatro verghiano è quello di aver contribuito mediante l'impiego di un linguaggio più immediato e scarno al superamento del sentimentalismo del dramma borghese. Altre opere: Eros (1874); Tigre reale (1875); Il marito di Elena (1882).
Vita dei campi di Giovanni Verga: temi e analisi
VITA DEI CAMPI: ANALISI
Casa editrice: Arnoldo Mondadori.
Anno di edizione: 1990
Città: Verona.
Genere: novelle veriste
Ambiente: Le novelle di Verga sono ambientate nella Sicilia ottocentesca.
Novella “Rosso Malpelo”
Personaggi: Protagonista: Rosso Malpelo, un povero ragazzo orfano dai capelli rossi;
Antagonista: la credenza che in quanto il protagonista è nato con i capelli rossi sia portatore di disgrazie e di sventura;
Aiutante: mastro Misciu, il padre di Malpelo (l’unica persona che gli volesse veramente bene) che era morto sul lavoro nella stessa cava dove ora lavora il figlio;
Oppositori: la sorella e la madre di Rosso Malpelo, che non provano nei suoi confronti né sopportazione, né rispetto e gli operai della cava della rena rossa che lo emarginano e lo incolpano delle disgrazie che succedono.
Comparse: Ranocchio, un “povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s’era lussato il femore, e non poteva far più il manovale”. Proprio dal fatto che era zoppo derivava questo soprannome.
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