La linguistica, un corso introduttivo: riassunto capitoli 6 e 7
riassunto capitoli 6 e 7 de “La linguistica, un corso introduttivo” di G. Berruto e M. Cerutti (2 pagine formato doc)
La linguistica, un corso introduttivo: riassunto capitoli 6 e 7 - Riassunto capitoli 6 e 7 di “La linguistica, un corso introduttivo” di G.
LE LINGUE DEL MONDO: in Italia si parla italiano ma ci sono anche una trentina di lingue “indigene” (es. siciliano, veneto, lombardo,..).
Le lingue del mondo sono migliaia e molte in via d’estinzione. Il modo migliore per metterle in ordine è classificarle per famiglie secondo i criteri di parentela genealogica. Il ramo delle lingue romanze comprende per es. italiano, francese e spagnolo.
Leggi anche Linguistica generale
Questo ramo, insieme ad altri, forma la famiglia delle lingue indoeuropee.
Ad oggi esistono 18 famiglie di lingue più 5 o 6 lingue isolate e a queste andrebbero aggiunte alcune decine di pidgin, cioè mescolanze di lingue diverse tra loro.
Delle lingue solo alcune decine possono essere considerate grandi lingue, con un numero alto di parlanti.
Le maggiori sono:
1) Cinese mandarino
2) hindi-urdu
3) inglese
4) spagnolo
5) arabo
Leggi anche Linguistica italiana
In Europa di parla di 5 famiglie di lingue più una isolata, il basco.
La tipologia linguistica individua cosa c’è di uguale e cosa c’è di diverso nel modo in cui le lingue sono strutturate ed organizzate. Un tipo linguistico si può dunque definire come un insieme di tratti correlati gli uni agli altri ed equivale ad un raggruppamento di sistemi linguistici, aventi molti caratteri comuni.
Leggi anche Linguistica generale e applicata
Universali linguistici: proprietà ricorrenti nella struttura delle lingue, a seconda di come è fatta una parola in una data lingua si distinguono 4 tipi morfologici fondamentali:
- Isolanti: è isolante una lingua in cui la struttura della parola è la più semplice possibile. Ogni parola è composta da un solo morfema. Indice di sintesi: 1:1 (morfemi:parole) queste lingue, un esempio è il vietnamita, non hanno morfemi flessionali e poca o nulla morfologia derivazionale.
- Aggluttinanti: le parole sono formate da più morfemi. Indice di sintesi 3:1 o superiore. Es. turco, ungherese, basco
Berruto e M. CeruttiLE LINGUE DEL MONDO: in Italia si parla italiano ma ci sono anche una trentina di lingue “indigene” (es. siciliano, veneto, lombardo,..).
Le lingue del mondo sono migliaia e molte in via d’estinzione. Il modo migliore per metterle in ordine è classificarle per famiglie secondo i criteri di parentela genealogica. Il ramo delle lingue romanze comprende per es. italiano, francese e spagnolo.
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Questo ramo, insieme ad altri, forma la famiglia delle lingue indoeuropee.
Ad oggi esistono 18 famiglie di lingue più 5 o 6 lingue isolate e a queste andrebbero aggiunte alcune decine di pidgin, cioè mescolanze di lingue diverse tra loro.
Delle lingue solo alcune decine possono essere considerate grandi lingue, con un numero alto di parlanti.
Le maggiori sono:
1) Cinese mandarino
2) hindi-urdu
3) inglese
4) spagnolo
5) arabo
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In Europa di parla di 5 famiglie di lingue più una isolata, il basco.
La tipologia linguistica individua cosa c’è di uguale e cosa c’è di diverso nel modo in cui le lingue sono strutturate ed organizzate. Un tipo linguistico si può dunque definire come un insieme di tratti correlati gli uni agli altri ed equivale ad un raggruppamento di sistemi linguistici, aventi molti caratteri comuni.
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Universali linguistici: proprietà ricorrenti nella struttura delle lingue, a seconda di come è fatta una parola in una data lingua si distinguono 4 tipi morfologici fondamentali:
- Isolanti: è isolante una lingua in cui la struttura della parola è la più semplice possibile. Ogni parola è composta da un solo morfema. Indice di sintesi: 1:1 (morfemi:parole) queste lingue, un esempio è il vietnamita, non hanno morfemi flessionali e poca o nulla morfologia derivazionale.
- Aggluttinanti: le parole sono formate da più morfemi. Indice di sintesi 3:1 o superiore. Es. turco, ungherese, basco