Il sassofono: caratteristiche e funzionamento

Il sassofono: caratteristiche, tipi, storia e funzionamento di questo strumento musicale (3 pagine formato doc)

Appunto di mortisia88

IL SASSOFONO: CARATTERISTICHE E FUNZIONAMENTO

Sassofono.

Introduzione. Il sassofono (detto anche sax), è uno strumento musicale a fiato ad ancia ideato attorno al 1840 dal costruttore di strumenti belga Adolphe Sax.
Il sassofono combina, nella sua costituzione, l'ancia semplice, il bocchino del clarinetto con un corpo metallico e una forma conica, in versione ampliata, del tubo dell'oboe.
Il corpo presenta 20 fori, coperti da calottine, che si possono aprire e chiudere a gruppi tramite 6 tasti, o chiavi, azionati da indice, anulare e medio di ciascuna mano.
Altri 2 fori, detti portavoce, vengono usati per produrre note di un'ottava superiore o inferiore a quella della gamma normale.
La maggior parte dei componenti della famiglia dei sassofoni ha l'estremità ricurva come quella del clarinetto basso; altri, come il soprano, hanno forma dritta a somiglianza del clarinetto standard.

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SASSOFONO: TIPI

I sassofoni più comuni sono il soprano, il contralto, il tenore e il baritono, dotati tutti di una estensione di circa 2 ottave e 1/2.
La qualità timbrica va dal dolce, flautato e morbido, al freddo e metallico.

STORIA DEL SASSOFONO

Storia.

Il saxofono è cresciuto velocemente di importanza sulla scena musicale mondiale grazie alle sue doti di espressività e duttilità.
Esso rappresenta il culmine di un percorso evolutivo che ha portato l'inventore, nelle sue fasi intermedie, alla costruzione di un modello di clarinetto a 24 chiavi, di alcuni tipi di clarinetto basso interamente in metallo per arrivare al sassofono, l'invenzione per la quale maggiormente verrà ricordato dai posteri.
Inizialmente venne adottato nelle bande militari e, se consideriamo che nel periodo storico in oggetto queste rappresentavano il più efficiente e diffuso mezzo di divulgazione della musica, e facile immaginare come rapidamente si pose all'attenzione del mondo musicale accademico tanto che, man mano che cominciarono a formarsi i primi virtuosi dello strumento, dapprima autori poco conosciuti come Jean Baptiste Singelée e George Castner e, in seguito, autori di un certo peso quali Berlioz, Bizèt, Saint Saens, Massenet  iniziarono ad inserire il saxofono nelle loro opere.
Dai primi del novecento si interessano progressivamente a questo strumento compositori del calibro di C.Debussy, H.Villa Lobos, M.Ravel, D.Milhaud, A.Glazunov, i quali comporranno finalmente concerti appositamente per saxofono, donandogli finalmente dignità al pari degli strumenti storicamente utilizzati nella musica classica.
Lo stesso Adolphe Sax ,dal 1847,divenne insegnante di saxofono al conservatorio di Parigi ed inoltre ebbe occasione, in quel primo periodo pionieristico, di eseguire trascrizioni per saxofono di opere di compositori a lui contemporanei ; uno tra tutti H.Berlioz
In seguito subentrarono grandi esecutori classici, nonché grandi didatti e validi compositori,  quali Marcel Mulè, J.Marie Londeix , Sigurd Rascher, musicisti ai quali si deve il vero sviluppo di una moderna didattica del saxofono, tanto che i loro studi rappresentano ancora un nodo essenziale nella maturazione artistica di ogni saxofonista.
Col trascorrere degli anni e l’aumentare dell’interesse e della diffusione molte ditte di strumenti musicali iniziarono a produrre saxofoni dando vita così ad un regime di concorrenza che diede un forte impulso allo sviluppo tecnico-costruttivo dello strumento.
Tra le marche più note troviamo Conn, prima tra le ditte ditte statunitensi a costruire saxofoni, già dalla fine del ‘800, e che ha dominato il mercato fino agli anni ’30 con i suoi mitici modelli Chu Berry, Conqueror e Lady Face.