Gli effetti delle politiche macroeconomiche in economia aperta: il modello IS-LM-BP.

Riassunto dal libro "Politica economica" di Roberto Cellini, McGraw-Hill. (7 pagine formato doc)

Appunto di whiskies
Gli effetti delle politiche macroeconomiche in economia aperta: il modello IS-LM-BP (cap Gli effetti delle politiche macroeconomiche in economia aperta: il modello IS-LM-BP (cap.
XXIV°) In questo capitolo esamineremo gli effetti delle politiche macroeconomiche, in particolare le politiche fiscali e monetarie, in un'economia aperta. Per far ciò utilizzeremo il modello IS-LM-BP che ha rappresentato un'importante guida teorica per valutare le politiche macroeconomiche in economia aperta. Occorre preliminarmente definire il contesto istituzionale delle economie sotto esame; in tale ambito, due sono gli elementi di rilievo: Sapere se i capitali finanziari sono caratterizzati da alta o da bassa mobilità (ossia da alta o bassa sensibilità rispetto ai differenziali nei tassi d'interesse fra diversi Paesi); Conoscere il regime di cambio, è necessario sapere se il Paese in questione adotta un sistema di cambi fissi oppure un sistema di cambi flessibili. Gli effetti delle politiche economiche in un'economia aperta con cambi flessibili.
La politica fiscale. Immaginiamo di prendere in esame un'economia che parta da una situazione di equilibrio su tutti e tre i mercati (punto A). In seguito ad una politica fiscale espansiva, la curva IS si sposta verso destra provocando un aumento del reddito di equilibrio e un aumento del tasso di interesse di equilibrio; il sistema trova equilibrio (punto B) nel punto di intersezione del mercato dei beni e della moneta, questo è un equilibrio di breve periodo che non rappresenta la posizione finale del sistema economico, in quanto il disequilibrio dei conti con l'estero, pur sostenibile nel breve periodo, mette comunque in atto meccanismi di aggiustamento automatico. Infatti, circa i conti con l'estero l'esito non è scontato perché l'aumento del reddito comporta un peggioramento delle partite correnti, mentre l'aumento del tasso d'interesse comporta un miglioramento del saldo dei movimenti dei capitali finanziari: Se assumiamo che i capitali finanziari siano poco mobili (curva BP piuttosto ripida) questi non saranno sufficienti a compensare il passivo delle partite correnti e, poiché ci si trova in regime di cambi flessibili, la bilancia dei pagamenti va in passivo e il tasso di cambio si deprezza provocando uno spostamento verso destra sia della curva IS (grazie al benefico effetto di domanda comportato dalla maggiore competitività della produzione nazionale) sia della curva BP. Il nuovo punto di equilibrio (punto C) rappresenta l'equilibrio di lungo periodo e i meccanismi di aggiustamento automatico hanno rafforzato gli effetti di aumento sul reddito (e anche quelli sul tasso d'interesse) ottenuti già come risultato d'impatto dalla politica fiscale espansiva: Figura 24.1 Effetto della politica fiscale espansiva in presenza di cambi flessibili (con capitali poco mobili). Se assumiamo che i capitali finanziari siano mobili (curva BP piuttosto piatta) questi saranno sufficienti a compensare il passivo delle partite correnti