L’inflazione e le politiche anti-inflazionistiche.

Riassunto dal libro "Politica economica" di Roberto Cellini, McGraw-Hill. (3 pagine formato doc)

Appunto di whiskies
L'inflazione e le politiche anti-inflazionistiche (cap L'inflazione e le politiche anti-inflazionistiche (cap.
XX°) L'inflazione è una situazione caratterizzata da un aumento continuo e generalizzato del livello dei prezzi. Questo tasso si può presentare sia con valori molto contenuti, sia con valori più elevati, ma può raggiungere valori anche molto più elevati. Quando il tasso d'inflazione mensile supera il 50% si parla di iperinflazione. Viceversa una situazione nella quale l'indice generale dei prezzi mostra tassi di crescita negativi, i prezzi stanno diminuendo, viene connotata come deflazione. I costi dell'inflazione.
L'inflazione comporta un costo generalizzato che la determina come un'inefficienza di ordine macroeconomico da combattere: un tasso di inflazione positivo non vuol dire che i prezzi di tutti i beni aumentano allo stesso tasso; i prezzi di alcuni beni aumenteranno in misura più rilevante di altri e questo significa che l'inflazione si accompagna tipicamente a modificazioni nella struttura dei prezzi relativi. L'inflazione quindi porta una redistribuzione di risorse con effetti rilevanti, determinando, altresì, un'indesiderata modifica nella composizione strutturale e/o settoriale dell'economia o nel modo in cui il reddito si ripartisce fra salari, profitti e rendite. I motivi dell'inefficienza sono: Costi comportati dall'inflazione prevista (o anticipata): se gli operatori si attendono inflazione, la incorporeranno nei propri comportamenti e gli effetti negativi sul benessere degli individui saranno limitati proprio perché preventivati; Costi comportati dall'inflazione non-prevista (o non-anticipata): ciò rappresenta una situazione di incertezza che rende i segnali informativi dei prezzi meno chiari e gli operatori si trovano al di fuori del punto per essi ottimale; Allocazione dei consumi non-ottimale: gli operatori osservano l'aumento del prezzo di un bene, ma non conoscendo l'aumento del livello generale dei prezzi, non sono in grado di stabilire quale sia il prezzo reale del bene. L'inflazione, inoltre, ha ripercussioni nelle relazioni internazionali, in quanto rende la merce di un Paese meno competitiva rispetto a quella di altri. Le politiche di controllo dell'inflazione. Le politiche sull'inflazione secondo la tradizione della scuola della teoria quantitativa della moneta. Sino all'inizio del XX secolo, la spiegazione a fenomeni inflazionistici derivava dalla Teoria quantitativa della moneta che ci offre una spiegazione dell'inflazione molto semplice: l'aumento dell'indice generale dei prezzi è da attribuire al fatto che la massa di moneta cresce più velocemente della crescita della produzione reale; è una crescita eccessiva della moneta che genera inflazione. Per avere inflazione nulla è necessario e sufficiente che la moneta cresca allo stesso tasso a cui cresce la produzione reale. Il punto di partenza è una identità, l'equazione degli scambi, essa stabilisce che, in un arco di tempo, il valore degli acquisti è pari