Le rappresentazioni sociali: Durkheim e Moscovici

Appunti di psicologia sulle rappresentazioni sociali da Durkheim a Moscovici (1 pagine formato doc)

Appunto di angela1502

RAPPRESENTAZIONI SOCIALI

Le rappresentazioni sociali.

Gli attori sociali appartenenti ad uno stesso ambito culturale costruiscono attraverso gli scambi significati condivisi che permettono loro di attribuire senso alla realtà e di rendersi reciprocamente comprensibili. Riescono inoltre a trasmettere da una generazione alla successiva i significati che hanno fatto propri. La possibilità di elaborare, attraverso la comunicazione, significati e valori condivisi esiste anche per soggetti e gruppi appartenenti a culture diverse.
1. Il contributo della psicologia sociale europea.
Ciò che definisce un gruppo è l’interdipendenza fra i membri di tipo mentale, ideale, materiale.
È in questo senso che la psicologia sociale può essere considerata una scienza sociale il cui compito è quello di occuparsi del linguaggio, della conversazione quotidiana che produce la realtà sociale.

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2. Da Durkheim a Moscovici. Serge Moscovici è colui che per primo impiega la nozione di rappresentazioni sociali, mutuata a sua volta da Durkheim.
Secondo Durkheim le rappresentazioni collettive vanno distinte dalle rappresentazioni individuali perché le rappresentazioni collettive riguardano un vasto insieme di forme intellettuali che comprendono la religione, la morale, il diritto, la scienza, il mito.
Queste rappresentazioni sono collettive almeno in 3 sensi:
1-    per le origini (sociali);
2-    per l’oggetto (la società);
3-    per essere comuni a tutti i membri di una società o gruppo.
Dalla distinzione fra rappresentazioni collettive e rappresentazioni individuali deriva anche la distinzione fra due discipline:
1-    la psicologia, focalizzata sull’individuo;
2-    la sociologia, focalizzata sulla società e sulle rappresentazioni collettive.
Successivamente, Durkheim auspicò la nascita di una branca della sociologia, cioè la psicologia sociale, che si occupasse esclusivamente dello studio delle rappresentazioni collettive.

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Moscovici fa propria la nozione di rappresentazioni collettive chiamandole però sociali riferendosi all’;elaborazione di un oggetto sociale da parte di una comunità che permette ai suoi membri di comportarsi e comunicare in modo comprensibile.
Si tratta quindi di sistemi cognitivi con una logica e un linguaggio propri, teorie o branche di conoscenza vere e proprie, utili per la scoperta e l’organizzazione della realtà.
Quindi le rappresentazioni sociali sono prima di tutto dei modi di ricostruzione (e non costruzione) sociale della realtà.
3. Processi generatori delle rappresentazioni sociali. Compito della psicologia sociale è quindi quello di spiegare come gli individui ricostruiscono socialmente la realtà, cioè come le interazioni fra individui danno corpo alle idee.
Moscovici si pone il problema di come un elemento socialmente rilevante viene fatto oggetto di rappresentazione sociale e prende quindi in considerazione il modo in cui la psicoanalisi era entrata nella società francese, per capire come gli individui facciano proprie informazioni nuove che mettono in discussione il pensiero tradizionale.