Il velo islamico
Appunti di religione sull'uso islamico del velo (2 pagine formato doc)
Negli ultimi anni esso è diventato veramente il pomo della discordia, un simbolo di identità contestato o difeso sia nei rapporti con l'Occidente sia soprattutto nell'ambito stesso del mondo islamico andando molto al di la come valore emblematico del fatto in se stesso.
Nel Corano è previsto un velo ,in arabo Hijab: letteralmente "copertura" ,che viene tradotto con velo e in francese talvolta anche con "foulard" che da una idea più elegante e gioiosa
In termini più semplici: la chioma viene considerata un attributo di bellezza femminile e come tale deve essere per modestia coperta anche per non distrarre gli uomini dal raccoglimento religioso.
Non viene però prescritto al di fuori della pratica religiosa. L'obbligo dl velo è durato nelle chiese cattoliche fino ai nostri giorni e solo negli ultimi anni è stato generalmente abbandonato. Fino a qualche anno fa nell'accostarsi ai sacramenti infatti le donne si coprivano il capo. E' continuata la tradizione nelle occasioni solenni come cresima, e prima comunione e soprattutto nel matrimonio.
Non concepiremmo infatti una sposa senza il velo: tuttavia il velo in questo caso ha perso completamente il suo scopo originale di coprire la chioma ,è divenuto trasparente, elemento di ornamento e non certo di modestia.
Nell'ambito islamico invece si è diffuso generalmente il suo uso anche perchè la donna non doveva mostrarsi in pubblico e quando lo faceva si doveva coprire il più possibile. Abbiamo però una varietà di veli:alcuni coprono semplicemente i capelli, altri che coprono anche il viso (chador iraniano) e altri ancora coprono completamente tutto il capo (burqa afgano).