Il mare: tesina di scienze con foto
Analisi del mare, dalla suddivisione alle temperature con un inserto riguardante l'inquinamento. Tesina di scienze con belle immagini (9 pagine formato doc)
Di Greco Flavia III liceo classico I mari si distinguono in : marginali o periferici, poco individualizzati e senza netta separazione dagli oceani, mari continentali, quasi interamente isolati, mari chiusi, non collegati al livello di base generale degli oceani, per cui sono propriamente dei laghi.
baie o golfi,cioè distese di acque che posseggono l'estensione propria dei mari Tra i mari continentali, sono annoverati anche quelli Intercontinentali o Meditteranei ,come appunto il “Mare Nostrum”, i quali sono circondati da terre emerse, comunicano con l'oceano attraverso stretti ( nel nostro caso lo stretto di Gibilterra), hanno ciascuno caratteristiche idrologiche originali, correnti loro proprie, regimi termici marcati da forti anomalie( Il Mar Baltico, ad esempio., ha debole salinità ed è occupato da ghiacci per parte dell'anno). La parte di crosta terrestre occupata dall'acqua si chiama idrosfera. Fanno quindi parte dell'idrosfera gli oceani, i mari, i fiumi, i laghi, i ghiacciai e le acque sotterranee. Il 94% dell'idrosfera è costituito da acqua salata. Possiamo dividere l'idrosfera in marina e continentale. I FONDALI OCEANICI I fondali oceanici sono rimasti sconosciuti fino agli anni '70, e ancora adesso sappiamo tutto sommato poco, ma grazie all'uso degli “ecoscandagli” e alle sempre più numerose ricerche oceanografiche, si cominciò ad avere un' idea abbastanza chiara di come è strutturato questo spettacolare ambiente, nel quale, molto probabilmente, è iniziata la vita e a capire meglio la complessità dei meccanismi che regolano la vita sottomarina. La profondità media si aggira intorno ai 3800 m e da questo dato si ricava la cosiddetta ” Curva ipsografica” della superficie terrestre, ossia una linea ondulata che evidenzia l'estensione delle terre emerse e quelle dei fondali marini alle varie quote. Dalla carta dei fondali e dalla curva ipsografica si capisce non si passa immediatamente dalla riva alla grandi profondità, ma attorno alle terre emerse vi è una Piattaforma continentale poco pendente e non molto profonda e solo a una certa distanza dalla costa si raggiunge la Scarpata continentale leggermente più ripida. Al di là di questa si estendono i Fondi oceanici che possono arrivare alla profondità di 6 mila metri ed occupano circa l'83% dell' intera superficie marina. La parte rimanente, cioè circa l'1%, è occupata da fosse o abissi che comprendono depressioni raggiungenti le massime profondità. Dunque i fondali oceanici non sono piatti, ma sono presenti, oltre le dorsali oceaniche, una gran quantità di dossi e cupole, di varie dimensioni e formati da ammassi di rocce di tipo basaltico, un gran numero di fosse e fratture parallele o trasversali rispetto alle coste. Soprattutto negli oceani sono molto frequenti quelli che vengono chiamati gli edifici vulcanici: essi raggiungono l' altezza di 4000/5000 metri e possono essere sommersi o emergenti con le loro cime. Sugli orli di crateri di vulcani ormai s