La Primavera del Botticelli

Analisi tecnica dell'opera di Sandro Botticelli situata negli Uffizzi a Firenze (2 pagine formato doc)

Appunto di glori
Descrizione individuale del soggetto: L’opera costituisce la trasposizione di un ideale umanistico in cui il paesaggio è abitato dall’umanità giovane e bella e retto dalle leggi dell’armonia.
Al centro della scena, quasi incorniciata dai cespugli di mirto, si trova la Venere, soggetto principale del dipinto, sovrastata da un piccolo cupido alato. Attorno a questa figura femminile dolce ed espressiva si dispongono gli altri personaggi. Sulla sinistra troviamo Mercurio che con il caduceo disperde le nuvole e le tre Grazie che, coperte di veli trasparenti, si allacciano in una danza. Sulla destra troviamo Zefiro mentre afferra la ninfa Cloris che appare poi nel dipinto, tramutata in Flora. La scena è inserita in un boschetto e le figure sono collocate in un prato in cui il Botticelli include una notevole qualità di fiori e piante realmente esistenti. ANALISI DEL LINGUAGGIO VISIVO In quest’opera, come in molte altre del Botticelli, la linea calligrafica, che determina ogni elemento, è protagonista.
In particolare le linee curve che delineano i corpi conferiscono senso di eleganza. Il colore è tenue e appare articolato secondo varie pennellate cromatiche. La luce è reale ma non irrompe nel quadro in modo particolarmente visibile e non comporta forti effetti chiaroscurali. Il volume è presente ma, per la scarsa presenza del chiaroscuro, non troviamo una plasticità delle figure. Lo spazio aperto, in cui sono collocati i personaggi, non è prospettico poiché è presente uno studio del particolare sia in primo piano che in lontananza. All’interno di esso le figure si dispongono secondo un ritmo ed una cadenza costante e regolare che conferisce quasi musicalità all’opera. La composizione è dominata da un senso di armonia, pace e serenità. CARATTERI SITLISTICI