La stregoneria nel Rinascimento

Cause, sviluppo e diffusione della stregoneria nell'Europa rinascimentale (5 pagine formato doc)

Appunto di marylin1989

STREGONERIA NEL RINASCIMENTO

La stregoneria nel Rinascimento.

Il termine stregoneria, coniato nel XVIII secolo, sta ad indicare l’insieme di pratiche magiche e di rituali che lo stregone cerca di utilizzare per i propri loschi fini.
Questa parola deriva dal latino strix, con cui si indicava un rapace notturno dal verso acuto, che le leggende popolari accusavano succhiare il sangue delle capre; a questo uccello viene associata la strega e le sue pratiche.
La stregoneria può venire considerata una particolare branchia della magia. Essa però assume forme e significati diversi a seconda del contesto in cui si considera.

STREGONERIA: SIGNIFICATO

Nel Rinascimento era considerata una nemica da combattere con ogni arma, quindi  tre grossi centri di potere: lo Stato, la chiesa e la scienza cercarono fortemente di contrastarla; ciò avvenne soprattutto in Francia e in Inghilterra.

Il re inglese Giacomo I Stuart scrisse persino un trattato di demonologia nel 1597 e con la sua legge del 1604 legalizzò la condanna a morte delle streghe.
In Francia, nel 1580, Jean Bodin pubblicò De la demonomanie des sorciers, e pose le basi giuridiche per bruciare le streghe legittimamente.

La stregoneria nel Medioevo: storia e magia

CACCIA ALLE STREGHE NEL RINASCIMENTO

CHIESA E STREGONERIA NEL RINASCIMENTO. Quanto alla Chiesa, le motivazioni per scatenare persecuzioni di massa contro le streghe vanno cercate proprio nella sua progressiva dissoluzione. Fu la Riforma che obbligò il papato a cercare un nemico esterno contro cui deviare le critiche radicali che da più parti gli venivano mosse. Molti ecclesiastici si contrapposero quindi alle pratiche stregoniche vere o presunte che fossero. Il 5 dicembre 1484 Innocenzo VIII promulgò la bolla Summis desiderantes affectibus, nella quale affermava la necessità di sopprimere l'eresia e la stregoneria nella regione della Valle del Reno, e nominava Heinrich Kramer Institor e Jacob Sprenger inquisitori incaricati di estirpare la stregoneria dalla Germania. Proprio questi due personaggi scrissero e diedero alla stampa il “Malleus Maleficarum” il manuale antistregonico per antonomasia.
La prima parte del libro affronta la discussione della natura della stregoneria, dal punto di vista femminile; si affermò infatti che, a causa della sua natura, è la donna più soggetta ad essere influenzata dal diavolo. Il manuale sostiene poi che alcuni degli atti confessati dalle streghe, quali ad esempio le trasformazioni in animali o mostri, sono mere illusioni indotte dal Diavolo, mentre altre azioni, come ad esempio la possibilità di volare ai sabba, provocare tempeste o distruggere i raccolti sono realmente possibili. Gli autori, inoltre, si soffermano con morbosa insistenza sulla licenziosità dei rapporti sessuali che le streghe intratterrebbero con i demoni.

CATTURA DELLE STREGHE

L’ultima parte si occupa di fornire istruzioni pratiche sulla cattura, il processo, la detenzione e l’eliminazione delle streghe. Il manuale fornisce indicazioni su come evitare che le autorità siano soggette alla stregoneria e rassicura i lettori sul fatto che, in quanto rappresentanti di Dio, i giudici sono immuni dai poteri delle streghe. Largo spazio è dedicato all'illustrazione di tecniche di estorsione delle confessioni e alla pratica della tortura durante gli interrogatori: in particolare viene raccomandato l’uso del ferro infuocato per la rasatura dell’intero corpo delle accusate, al fine di trovare il famoso marchio del Diavolo, che ne proverebbe la colpevolezza.