Prima guerra mondiale: tappe principali

Le tappe principali della prima guerra mondiale: dalle origini alla fine del conflitto (5 pagine formato doc)

Appunto di tast90

PRIMA GUERRA MONDIALE: TAPPE PRINCIPALI

La prima Guerra Mondiale.

Le origini della “Grande Guerra”. La Prima Guerra Mondiale, o come fu anche chiamata, la “Grande Guerra”, perché mai si era visto un tale spiegamento di uomini e di mezzi in un conflitto che impegnò gli Stati più potenti del pianeta, scoppiò nel 1914.
Essa fu lo sbocco delle tensioni che già sul finire del XIX secolo si erano acuite  fra le grandi potenze europee. Nei primi anni del XX secolo il mondo si era più volte trovato sull’orlo di una conflagrazione mondiale, a fatica evitata.
Diversi fattori avevano contribuito a determinare questa situazione.
-    In primo luogo il carattere aggressivo dell’imperialismo e i contrasti fra gli Stati industrializzati, concorsero a creare uno stato di generale instabilità internazionale. La corsa agli armamenti, l’esasperato nazionalismo e le spinte belliciste erano l’inevitabile conseguenza di questa situazione.
-    In Europa, i tradizionali antagonismi ripresero vigore per la politica estera dell’Imperatore di Germania Guglielmo II, che rivendicava al suo paese una politica mondiale.

PRIMA GUERRA MONDIALE ITALIA

Gli equilibri europei e internazionali si ruppero e il vecchio sistema di alleanze  fu sostituito da due blocchi contrapposti: la Triplice Alleanza, che dal 1882 univa la Germania, l’Impero austro-ungarico e l’Italia, e la Triplice Intesa, che dal 1907 vedeva la collaborazione di Francia, Russia e Gran Bretagna. Da sottolineare che la Triplice Alleanza aveva un cattare esclusivamente difensivo e prevedeva l’entrata in guerra degli alleati solo nel caso di attacco da uno di essi.
-    Da alcuni anni ormai il succedersi di gravi crisi internazionali faceva prevedere lo scoppio di un conflitto di dimensioni europee, conflitto che nessuna delle grandi potenze seppe o volle veramente evitare.
-    L’irrisolta Questione d’Oriente aveva fatto dei Balcani la “polveriera d’Europa”. Infatti, il disfacimento dell’Impero Ottomano aveva messo in movimento i vari nazionalismi dell’area balcanica, determinando uno stato di continua agitazione Questo continuo inasprirsi dei rapporti internazionali nei Balcani sfociò nella prima e seconda guerra balcanica  (ottobre 1912 e giugno 1913). In seguito alla sconfitta della Turchia con l’Italia (1912), Grecia, Serbia, Montenegro, Bulgaria e Romania, nel 1912, si coalizzarono per occupare le ultime terre rimaste all’Impero Ottomano in Europa. Dopo la vittoria, sorsero però contrasti fra questi stati per la spartizione dei territori occupati, che portarono alla seconda guerra balcanica (1913), conclusasi con la pace di Bucarest. Ma la pace deluse un po’ tutti, in particolare la Serbia, che aspirava ad uno sbocco sul Mar Adriatico. Rivalità e gelosie, alimentate dal tradizionale contrasto fra la Russia, protettrice della Serbia, e l’Austria, mantenevano tesa la situazioni nei Balcani, determinando una permanente minaccia per la pace.
-    Alla vigilia del primo conflitto mondiale, attendevano ancora una soluzione i problemi relativo a quelle minoranze nazionali che si trovavano sotto dominazione straniera.

Prima guerra mondiale: cause, conseguenze e schieramenti

PRIMA GUERRA MONDIALE, RIASSUNTO: L'ATTENTATO DI SARAJEVO

L’attentato di Sarajevo. Il 28 giugno 1914, l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell’Impero austro-ungarico, fu ucciso da due colpi di pistola a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina. L’attentatore era uno studente bosniaco, che apparteneva ad un gruppo irredentista chiamato “La mano nera”, la cui attività sembrava non essere ignota al governo della Serbia, da tempo sostenitore di ogni attività antiaustriaca.