Fenici: riassunto
Posizione geografica, cultura, religione, abitazione, abiti, conquiste e guerre, governo, commercio, attività. Riassunto di storia sui Fenici (4 pagine formato doc)
FENICI RIASSUNTO
Le fonti storiche che raccontano dei Fenici non sono moltissime: Erodoto, Livio, Diodoro, Siculo, Plinio, la Bibbia.
Gli antichi abitanti delle città della costa orientale del mediterraneo, corrispondente circa all’attuale Libano, non definirono mai sé stessi con il nome di Fenici, che invece fu imposto dai Greci.
Il nome dei Fenici si deve forse al caratteristico colore rosso-porpora delle loro stoffe, colore definito in greco per l’appunto foinix.
I Fenici invece denominarono sé stessi raramente con il nome generico di Cananei, dalla terra di Canaan, antico nome della regione siro-palestinese.
L’unico aspetto che unì questo popolo fu l’alfabeto e quindi della medesima lingua, che lo seguì da Oriente a Occidente nel corso dei suoi viaggi e della sua storia.
Riassunto sui Fenici
I FENICI RIASSUNTO BREVE: POSIZIONE GEOGRAFICA
Nel Mediterraneo orientale, una sottile striscia di terra si stende dal mare alla grande catena del Monte Libano.
E’ una terra ricca con buoni fiumi e pianure fertili e una delle migliori foreste del mondo, che produce bei cedri ed abeti. Ma un piccolo paese, non più lungo di 322 Km. e non più ampio di 48, così che non vi è spazio per una popolazione numerosa. Oggi qui è lo stato arabo del Libano. Nel mondo antico da circa il 1800 a.C. in poi, vi abitarono i Fenici, chiamati dalla Bibbia Cananei, col nome che probabilmente si davano loro stessi.Storia dei Fenici ed Ebrei: riassunto
FENICI RIASSUNTO STORIA: CULTURA
Caratteristiche culturali dei Fenici. I Fenici furono abilissimi marinai, in grado di navigare anche durante la notte. Le flotte fenicie, infatti, dedite anche alla pirateria, dominarono i mari tra l’XI e l’VIII secolo a.C. Alcuni storici ritengono che i Fenici abbiano addirittura circumnavigato l’Africa e si siano spinti nell’Oceano Atlantico verso l’Europa del Nord. La loro abilità era dovuta anche alle innovazioni introdotte nella tecnica di costruzione delle navi: la struttura portante era composta dalla chiglia e dalle ordinate e quindi analoga a quella delle navi mercantili; tuttavia due lunghe travi, note con il nome di trincarini, racchiudevano i fianchi e convergevano verso la prora assieme alla chiglia. Nel loro punto di incontro che era il più robusto dello scafo, veniva fissato il rostro, il cui scopo era quello di squarciare il fasciame delle navi nemiche speronate. Attraverso l’esame di alcuni relitti si è potuto constatare che le navi erano costituite da un insieme di pezzi prefabbricati che venivano assemblati unicamente quando se ne aveva bisogno. I principali tipi di navi da guerra dell’antichità furono sostanzialmente quattro: il primo, in uso soprattutto nell’VIII sec. a.C. è noto con il nome di pentecontera, dal numero dei remi che lo spingeva, aveva una lunghezza di circa 30 metri e ventiquattro remi per ogni lato.