Paesi satellite dell'Urss

Vicende nel XX secolo dei paesi satellite dell'Urss: Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania (1 pagine formato doc)

Appunto di frapancy
Polonia: • In seguito al patto Molotov-Ribbentrop del 1939 tra la Germania e l’Urss, la cui parte orientale della Polonia, occupata dai russi, viene forzata alla sovietizzazione attraverso una vera e propria pulizia etnica (massacro della foresta di Katyn), mentre la parte occidentale subisce la politica razziale tedesca. • Nel 1955 firma il Patto di Varsavia. • Nel 1956 un movimento di operai e intellettuali porta al governo Gomulka, appoggiato da Chruščëv, che apre relazioni commerciali con l’occidente. • Nel 1968 viene deposto Gomulka e si afferma la chiesa cattolica. • Nel 1980, si assiste ad uno sciopero degli operai dei cantieri navali di Danzica, provocato dall’aumento dei prezzi e guidato da Lech Walesa; si ottiene il riconoscimento del un sindacato cattolico Solidarnosč.
Forti di questa vittoria e appoggiati dalla chiesa cattolica (il Papa è polacco), i polacchi chiedono libere elezioni, ma i dirigenti del Partito comunista polacco cedono il campo al colpo di stato del generale Jaruzelski, che impone la legge marziale, la censura, il divieto di sciopero e la militarizzazione delle industrie, ma la protesta continua. • Nel 1988 gli operai di Danzica scioperano e ottengono il crollo del governo e le libere elezioni, che portano alla vittoria di Solidarnosč guidato da Mazowiecki, che non riesce però ad attuare una reale trasformazione economica; a causa della disoccupazione e della disastrosa situazione finanziaria, nel 1993 i comunisti ottengono di nuovo la vittoria e Walesa, eletto presidente nel 1990, è rimpiazzato da Kwasniewski, leader degli ex comunisti, che attua nuove riforme, tra cui la privatizzazione, l’abbattimento dell’inflazione, la riduzione della disoccupazione e il processo di laicizzazione. Ungheria: • Nel 1955 firma il Patto di Varsavia. • Nel 1956 un movimento popolare rovescia il governo comunista di Ràkosi e porta al potere Nagy e Kàdàr; ma quando questi decidono di ritirarsi dal patto di Varsavia, l’Urss reprime la rivoluzione e condanna Nagy, lasciando il governo a Kàdàr che attua una politica di sviluppo economico teso al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e ad una blanda occidentalizzazione.
Qui i paesi europei non sono intervenuti perché, secondo gli accordi di Yalta, l’Ungheria appartiene all’Urss. • Con la riabilitazione di Nagy, viene sciolto il Partito comunista e nasce la Repubblica d’Ungheria; il presidente, eletto nel 1990, sarà il leader dei liberali e dei conservatori, Amali. Cecoslovacchia: • Con la Conferenza di Teheran, viene in parte annessa all’Urss dopo la seconda guerra mondiale. • È caratterizzata da istituzioni democratiche e società industriale occidentale. • Nel 1955 firma il Patto di Varsavia. • Dubček, capo del partito comunista ceco, avvia un programma di democratizzazione, tentando di realizzare un “socialismo dal volto umano”, rispettoso delle libertà civili e aperto all’iniziativa privata, ma Brežnev risponde con l’intervento armato