Prova di resilienza
Relazione in cui viene spiegato il funzionamento della prova e del pendolo con i relativi provini (4 pagine formato doc)
RESILIENZA - RESILIENZA - GENERALITA' Fa parte delle sollecitazioni dinamiche, e si tratta di una prova che analizza la sollecitazione dinamica di urto.
La prova di resilienza consiste nel rompere con un solo colpo, con una mazza a caduta pendolare (pendolo di Charpy), una provetta intagliata nella sua metàe appoggiata su due sostegni. La resilienza è data dal lavoro di rottura (in Joule) per provette a taglio a “ V ”; per le altre dal quoziente tra il lavoro di rottura e l'area della sezione della provetta nel piano di simmetria dell'intaglio. Un materiale con bassa resilienza è fragile. MACCHINA USATA PER LA PROVA Il macchinario si basa sul pendolo di Charpy che urta dopo una caduta contro una provetta. Il pendolo di Charpy è formato da: una incastellatura completa di basamento, una mazza, appoggio per la provetta, un dispositivo misuratore. La mazza deve avere una energia all'impatto di 300 J ± 10 J energia data dalla formula. Am = M?g?H [J] In cui M è la massa della mazza, g accelerazione di gravità, H altezza di caduta La mazza viene bloccata nello sgancio e fatta oscillare una volta senza la provetta per misurare l'energia che essa perde per gli attriti interni, attriti date dalle parti meccaniche in movimento. Il risultato della prima corsa è utile dato che va sommato ai seguenti risultati. Questa machina si basa infatti sulla misurazione della energia che si perde dopo che il pendolo urta e erompe la provetta. PROVETTE Le provette per questa macchina sono di sezione quadrata, 10?10 [mm] e di lunghezza 55 [mm]. Al loro centro viene fatto tramite una apposita broccia un intaglio che indebolisce e innesca la rottura in un punto ben determinato. Le provette unificate sono di tre tipi: Mesnager, Charpy, con intaglio a V. È abbastanza importante sapere il modo con cui è stata ottenuta la provetta per analizzare il senso di laminazione del provino e analizzare gli eventuali risultati. La rottura della provetta avviene per Urto-Flessione ALTRE PROVE Prova Izod, usata in Inghilterra, dispone la provetta a sbalzo, la resilienza del materiale viene calcolata dividendo l'energia persa dalla mazza per la superficie della provetta. Prova di trazione urto con un altro speciale pendolo che monta una provetta filettata il cui baricentro è spostato indietro sull'innesco della rottura, al contrario della prova normale in cui il baricentro del pendolo è al centro del dente di impatto. OSSERVAZIONI Lo svolgimento della prova si è svolto in modo consueto, dopo avere centrato la provetta con un centratore veniva sganciato il pendolo che colpiva la provetta e la rompeva. Un importante fatto che abbiamo notato è stato la variazione di temperatura a cui veniva effettuata la prova per farci capire come con il variare della temperature della provetta vari anche la sua resilienza. Più il pezzo era freddo più la sua resilienza diminuiva, questo fatto ci fa intendere come con il variare della temperatura vari la resilienza e quindi la fragilità del materia