Relazione sul trifoglio: caratteristiche e varietà

Descrizione dettagliata del trifoglio: caratteristiche, varietà e valori nutritivi se utilizzata come foraggera, con immagini (3 pagine formato doc)

Appunto di chizz90

TRIFOGLIO: CARATTERISTICHE E VARIETA'

Il trifoglio.

Nozioni scientifiche: Il trifoglio (Trifolium) è un genere di piante erbacee appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o leguminose) e comprendente circa 300 specie. È diffuso nelle regioni temperate dell'emisfero boreale e in quelle montuose dei tropici, e deve il suo nome alla caratteristica forma della foglia, divisa in 3 foglioline (alcune specie, però possiedono 5 o 7 foglioline). L'altezza della pianta può arrivare a 30 cm.
A volte (circa 1 su 10000) i trifogli possono avere quattro foglie, questi vengono comunemente chiamati quadrifogli e considerati dei portafortuna.

Trifolium non resiste molto bene al freddo, e predilige i terreni argillosi; tuttavia si adatta a quasi ogni tipo di suolo, purché non sia eccessivamente impregnato d'acqua e  arrivando a popolare il suolo fino ai 2600 m sul livello del mare.

Leguminose: caratteristiche, proprietà e lavorazioni

Come molte altre leguminose, il trifoglio ospita fra le sue radici dei batteri simbionti capaci di fissare l'azoto atmosferico; viene utilizzato di conseguenza nel sistema di rotazione delle colture per migliorare la fertilità il suolo. Inoltre, molte specie di trifoglio sono notevolmente ricche di proteine, e vengono seminate come foraggio per il bestiame di allevamento.
Pianta bi-triennale in condizioni non umide, mentre è perenne nelle zone irrigue-umide
Con rizomi riccamente ramificati, fusti striscianti, stoloniferi, solo in alcuni casi cespugliosi, e sovente violacei, ascendenti nella parte superiore e talvolta ricoperti di corti peli.

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TRIFOGLIO DEI PRATI

Foraggio: Il foraggio deriva in massima parte dalle colture foraggiere: erbai, prati e pascoli. Erbai e prati avvicendati costituiscono le foraggiere temporanee, mentre i prati permanenti e i pascoli formano le foraggiere permanenti. I prati possono essere formati da una sola essenza, come i medicai, o da più essenze.
Il trifoglio è ottima erba da foraggio, tanto da essere chiamata nei secoli passati "erba da latte" per i bovini (tale appellativo è ancora in uso presso gli anziani contadini). Alcune specie di trifoglio producono acido cianidrico,letale per il bestiame, quando crescono in determinate condizioni ambientali
Coltivata, oggi come nel passato, come foraggiera; è preferita nel ciclo della rotazione delle colture . Unito alle graminacee rappresenta un ottimo foraggio e a questo scopo è anche seminato, si estende con gran rapidità, migliora i pascoli magri. Fornisce 5-8 sfalci di ottima qualità che, normalmente, sono utilizzati come foraggio verde.

Erba medica: proprietà, coltivazione e come assumerla

Nel passato, durante periodi di carestia, i capolini secchi erano raccolti per essere macinati, integrando in questo modo la farina.
Come tutte le specie appartenenti al genere Trifolium rappresentano un'ottima fonte sia di nettare sia di polline per le api, anche se la riduzione della coltivazione con il sistema delle "marcite" lombarde ha ridotto notevolmente la produzione di miele allo stato uniflorale.

Ciclo dell'azoto: spiegazione

VARIETA' DI TRIFOGLIO

Trifolium pratense
Classificazione scientifica
Regno:
    Plantae
Divisione:
    Magnoliophyta
Classe:
    Magnoliopsida
Ordine:
    Fabales
Famiglia:
    Fabaceae
Genere:
    Trifolium
Specie:
    T. pratense

Trifolium pratense possiede rizobie attorno alle radici in grado di fissare l'azoto atmosferico in ammonio, che disciolto nel suolo è la fonte principe d’azoto per le piante. L’azoto è indispensabile a tutte le piante per la formazione delle proteine strutturali, che costituiscono lo scheletro o struttura portante della pianta.  Il trifoglio violetto a metà degli anni ’90 era coltivato per una superficie di ben 50000 ha,ma ora la sua estensione si sta man mano riducendo.
Il trifoglio violetto predilige ambienti freschi,con una buona disponibilità idrica del terreno. Infatti teme la siccità e le temperature sup. ai 35°C .
Riesce a resistere anche su terreni leggermente acidi anche se preferisce quelli calcarei.

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TRIFOGLIO COMMESTIBILE

Gli sfalci: Per quanto riguarda l’utilizzazione, la produzione primaverile viene di norma sfalciata e somministrata al bestiame come foraggio verde. Ma può anche essere affienata o insilata.
Nell’alimentazione verde il foraggio somministrato al bestiame non deve essere né troppo bagnato né troppo giovane.
La fienagione comporta uno scadimento qualitativo. Essicca molto lentamente, per gli steli grossolani, e perde molte foglioline.
L’insilato è facile grazie all’elevata quantità di zucchero solubile.

Il momento migliore per effettuare il primo sfalcio si colloca all’inizio della fioritura.
L’utilizzo estivo può essere effettuato tramite sfalcio o pascolamento.
Ora si può vedere la qualità del foraggio grazie a questa tabella i valori sono espressi in percentuale

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TRIFOGLIO FIORE

Caratteristiche della pianta e del seme: la pianta può essere lunga dai 50 ai 70 cm,ha una radice a fittone ,ha un portamento eretto,gli steli sono grossolani e le foglie composte da 3 foglioline e il fiore di colore dal rosso chiaro al porpora,riuniti, in numero di cento,in capolini rossi.
Il trifoglio violetto a dei semi obliqui e leggermente appiattiti,di colore giallo chiaro (nella parte ventrale) e violetto(nella parte dorsale), mille semi pesano solamente dai 1,6 ai 1,8 g.

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TRIFOGLIO: COLTIVAZIONE

Coltivazione: Nelle rotazioni il trifoglio violetto viene inserito dopo un cereale. Ma non deve tornare nello stesso appezzamento prima di 2-3 anni, altrimenti il terreno sarebbe troppo azotato. Il trifoglio violetto in consociazione alle graminacee foraggiere fornisce produzione maggiore di un prato monofita. I prati coltivati a trifoglio sono autosufficienti per l’azoto, mentre devono essere aggiunti fosforo e potassio. La preparazione del letto di semina deve essere accurata;il t. deve essere seminato in primavera, 25-30kg7ha, a una profondità di 1-1,5cm.