Antico testamento
Appunti di esegesi antico testamento. Università di scienze religiose (11 pagine formato doc)
L’ultima volta ci siamo lasciati con il titolo “il canone dell’Antico Testamento presso gli ebrei”.
Per la verità ripensando un po’ le cose, ho deciso di non fare questo capitolo per lasciarci un po’ più di respiro per le altre cose, perlomeno tratteggiamo qualche cosa in maniera molto sommaria e molto breve.
Quindi non prendiamo in considerazione l’Antico Testamento dalla prospettiva nostra, ma le scritture ebraiche in sé, indipendentemente dal Nuovo Testamento, quindi in prospettiva ebraica.
E’ molto difficile, se non quasi impossibile, ripercorrere la storia della formazione dell’Antico Testamento, e capire come e quando uno scritto è stato CANONIZZATO, accettato dal popolo intero, considerato sacro. Però possiamo cogliere qualche linea fondamentale.
Un popolo non comincia la sua storia scrivendo libri, ma prima si vive, poi si scrive. Si scrive dopo ciò che si è vissuto e compreso (offrendo una lezione di vita per le generazioni future); ora alcune persone Abramo, Isacco, Giacobbe, i Patriarchi, alcune persone dopo di loro, alcuni fanno esperienza di Dio prendono coscienza di un rivelazione, di una relazione speciale con Dio, che si allarga alla propria famiglia, alla propria tribù, a coloro che ne discendono, al popolo che prende coscienza di essere IL POPOLO DI DIO.
La relazione passa per la storia di questa gente, passa per persone che pongono atti:
*Mosè è stato un personaggio che da fuggiasco è diventato un carismatico, un liberatore nel nome di questa parola di Dio;
*persone che fanno conoscere il Dio che si sta rivelando (pensate a Mosè), che fanno maturare la fede, che comincia a trasmettersi, a trasmettersi ai presenti e poi per tradizione orale alle generazioni successive : per racconti, insegnamenti di fede e poi nelle prime forme scritte, collezioni di tradizioni fino all’opera letteraria definitiva.