Antropologia USA degli anni 30 e 50
Appunto inviato da laurabonini90
Descrizione e spiegazione delle tesi di R. Benedict, G. Bateson, A. Kardiner e M. Mead (3 pagine formato doc)
USA 1930 - 50:
L'INDIVIDUO NELLA SUA SOCIETA'
Dagli anni Venti, l'antropologia comincia a chiedersi quale sia il rapporto fra individuo e cultura d a un punto di vista psicologico. La psicanalisi influenzò molto questa prospettiva. Dalla riflessione di natura/cultura di Kroeber e la scuola boassiana, si comincia a delineare quello chiamato come configurazionismo: la cultura è il prodotto dell'interazione dei vari modelli culturali o configurazioni che interagiscono fra loro.
ANTROPOLOGIA COME FRONTIERA (Clicca qui >>)
RUTH BENEDICT (1887 - 1948)
Allieva di Boas, va contro a quell'ideale secondo la quale la cultura è la somma di tratti culturali isolati fra loro. Il significato di un elemento culturale varia a seconda del suo contesto e di come si configura come gli altri tratti, dando luogo a modelli significanti. Il fatto di accettare o respingere un tratto è simbolo di un modello preesistente.
INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELL'ANTROPOLOGIA (Clicca qui >>)
Nel testo "Il concetto dello spirito guardiano" spiega questa posizione. Lo spirito guardiano è presente tra gli Indiani del Nordamerica e assiste un individuo durante la caccia o una lotta, comparendogli in sogno o in una visione. Questo elemento culturale è condiviso in maniera diversa dai vari gruppi di Indiani: per alcuni, compare solo durante certe cerimonie, per altri con il totemismo: la Benedict dunque mostra che la modelizzazione del tratto è propria di ogni società. Ci possono essere tratti culturali uguali in due società diverse, ma la configurzione e il modello che ne viene fuori sarà differente da società a società: ecco perchè qualcuno può accettare o respingere lo stesso elemento.
L'ANTROPOLOGIA NEL CORSO DEI SECOLI E IL SUO RUOLO OGGI (Clicca qui >>)
In "Modelli di cultura", spiega meglio il concetto di modelizzazione tramite il tratto culturale dei sentimenti (nozioni psicologiche). La modelizzazione, operata all'interno di ogni società, crea un modello "medio"; la Benedict ne individua quattro: ci sono gli "apollinei" (controllo delle emozioni attraverso cerimonie), i "dionisiaci" (estremizzazione dei sentimenti e delle passioni), i "paranoici" (sospettosi e invidiosi) e i "megalomani", delirio di potenza e aspirazione di prestigio sociale.
Dagli anni Venti, l'antropologia comincia a chiedersi quale sia il rapporto fra individuo e cultura d a un punto di vista psicologico. La psicanalisi influenzò molto questa prospettiva. Dalla riflessione di natura/cultura di Kroeber e la scuola boassiana, si comincia a delineare quello chiamato come configurazionismo: la cultura è il prodotto dell'interazione dei vari modelli culturali o configurazioni che interagiscono fra loro.
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RUTH BENEDICT (1887 - 1948)
Allieva di Boas, va contro a quell'ideale secondo la quale la cultura è la somma di tratti culturali isolati fra loro. Il significato di un elemento culturale varia a seconda del suo contesto e di come si configura come gli altri tratti, dando luogo a modelli significanti. Il fatto di accettare o respingere un tratto è simbolo di un modello preesistente.
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Nel testo "Il concetto dello spirito guardiano" spiega questa posizione. Lo spirito guardiano è presente tra gli Indiani del Nordamerica e assiste un individuo durante la caccia o una lotta, comparendogli in sogno o in una visione. Questo elemento culturale è condiviso in maniera diversa dai vari gruppi di Indiani: per alcuni, compare solo durante certe cerimonie, per altri con il totemismo: la Benedict dunque mostra che la modelizzazione del tratto è propria di ogni società. Ci possono essere tratti culturali uguali in due società diverse, ma la configurzione e il modello che ne viene fuori sarà differente da società a società: ecco perchè qualcuno può accettare o respingere lo stesso elemento.
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In "Modelli di cultura", spiega meglio il concetto di modelizzazione tramite il tratto culturale dei sentimenti (nozioni psicologiche). La modelizzazione, operata all'interno di ogni società, crea un modello "medio"; la Benedict ne individua quattro: ci sono gli "apollinei" (controllo delle emozioni attraverso cerimonie), i "dionisiaci" (estremizzazione dei sentimenti e delle passioni), i "paranoici" (sospettosi e invidiosi) e i "megalomani", delirio di potenza e aspirazione di prestigio sociale.
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