Clifford Geertz
Brevi appunti sull'antropologo (2 pagine formato doc)
Fa un’analisi critica sulla corrente antropologica precedente, mette in crisi l’osservazione partecipante.
Lui pensa che quando si legge un testo antropologico scritto da un autore esso è un resoconto scientifico ma anche un prodotto letterario. Gli antropologi sono stati ottimi letterati. Ma sulla modalità scientifica si apre un’ombra,infatti Geertz sostiene che quest’ultima permette al lettore l’empatia col testo, quindi è un rapporto con la scientificità che però non sempre la si può garantire (nel testo). Se vogliamo rendere cosciente l’individuo che legge possiamo introdurre il pronome personale “io”, così si permette di togliere il carattere assoluto di certezza che hanno gli scritti antropologici. “Io dico” dà senso di responsabilità e questo deve evitare il delirio dell’autobiografia, perché non ci interessano le dinamiche personali dell’autore, non ci interessa se lui era depresso, demoralizzato, ecc.. Si capisce che non c’è una modalità ottimale per fare un resoconto antropologico.