Antropologia teologica

Appunti di scienze religiose (3 pagine formato doc)

Appunto di nadiamigliorati76
Abbiamo iniziato quest’ultimo capitolo che è, appunto, il “peccato originale “ e lo abbiamo collocato all’interno del contesto dell’evoluzione del concetto di peccato, che attraversa la scrittura.


Come ogni altro concetto della scrittura, la fucina in cui questi concetti vengono forgiati,è l’esperienza dell’esodo, che è l’esperienza fondativa della storia d’Isdraele, la dove il peccato si configura innanzi tutto come trasgressione alle legge che Dio ha dato nelle tavole dell’alleanza consegnate a Mosè sulla cima del Monte Sinai, e poi portate da Mosè al popolo, dentro la cui alleanza c’è una sorta di negazioni,di interdetti “ non farai questo, non farai l’altro”, che trasgrediti i quali comportano la situazione di infedeltà alla legge, quindi la trasgressione, e dunque di peccato.


Poi con la predicazione  profetica,innanzi tutto, e con la riflessione sapienziale inseguito, il peccato assume un altro tipo di sfumatura, perché quel codice di alleanza, considerato come una legge,come una istruzione per la vita, come una Torah, appunto, assume il profilo del “codice di alleanza” tra Dio e l’uomo.


Quindi Dio non si limita a consegnare una legge di carattere regolativo, ma vuole stringere una alleanza con il suo popolo.
E il popolo davanti a questa alleanza può essere fedele o infedele.
Il caso della fedeltà corrisponde alla santità, alla giustizia, al rispetto della legge.