Pittura e scultura rinascimentale: caratteristiche

Caratteristiche fondamentali della pittura e scultura rinascimentale (2 pagine formato doc)

Appunto di nappy

PITTURA E SCULTURA RINASCIMENTALE

La pittura nel Rinascimento - Nel panorama dell’arte rinascimentale, la pittura ha un ruolo fondamentale.

Essa infatti fornisce alle altre arti (scultura e architettura) strumenti insostituibili quale il disegno e la prospettiva, che permettono di elaborare nuove forme e dettagliati progetti.
Inoltre i pittori rinascimentali utilizzano nuovi materiali e nuove tecniche che arricchiscono le loro possibilità espressive.
- La tecnica a olio, inventata nei Paesi Bassi alla metà del Quattrocento, consente una maggiore efficacia naturalistica e cromatica.
- La tela è il nuovo supporto che sostituisce le tavole di legno; essa consente di realizzare dipinti più grandi, più leggeri e soprattutto più durevoli nel tempo.
- Migliora la qualità della carta per il disegno.
- Nuovi strumenti per disegnare, quali pastelle e la sanguigna, si affiancano a quelli tradizionali (pennello, carboncino, penna, e punta d’argento).
- Nella realizzazione dell’affresco il disegno non viene più eseguito direttamente sul muro, ma preparato su di un cartone a terra e poi trasferito sulla parete con la tecnica dello spolvero.

PITTURA RINASCIMENTALE CARATTERISTICHE

Sotto il profilo espressivo, la caratteristica principale della pittura rinascimentale è la naturalezza delle raffigurazioni. La realtà viene infatti rappresentata senza deformazioni e simbologie che avevano caratterizzato il Romanico e il Gotico.
Ma l’immagine artistica è pur sempre interpretazione della realtà e anche in questo periodo si possono individuare due modi di operare:
- Alcuni pittori, come il Beato Angelico, Botticelli, Paolo Uccello, Cranach, pur applicando la prospettiva, continuando la tradizione tardo- gotica utilizzando ancora come mezzi espressivi una linea ricca ed elegante, un colore luminoso e diafano, un effetto di luce diffusa che avvolge la realtà nel sogno.
- Altri pittori, come Masaccio, Piero della Francesca, Mantegna, Raffaello, Van Eyck, Michelangelo, Antonio da Messina, Veronese considerano invece il dipinto come un vero e proprio prolungamento prospettico dello spazio reale in cui sta l’osservatore.

La pittura rinascimentale: caratteristiche

SCULTURA RINASCIMENTALE CARATTERISTICHE

Il metodo prospettico lineare, attribuito al Brunelleschi (XV secolo), è utile per rappresentare ambienti e oggetti sul piano del disegno e restituire il più fedelmente possibile la nostra visione tridimensionale.

Gli artisti rinascimentali applicarono soprattutto la veduta prospettica centrale. Tuttavia, la prospettiva non è che un sistema convenzionale, attraverso cui “leggiamo” lo spazio, perché essa corrisponde a ciò che vedrebbe un osservatore fermo e con un occhio fisso. Comunque l’applicazione della prospettiva in modo corretto è insostituibile per rappresentare tridimensionalmente progetti, architetture, oggetti nello spazio. Gli artisti, dal Rinascimento in poi, si sono serviti della prospettiva per creare situazioni spaziali che esprimessero un’idea, un sentimento di poesia, una visione interiore, non per rappresentare “fotograficamente” un ambiente.
Le architetture, i personaggi, gli oggetti sono resi con accentuato effetto di rilievo, le figure umane sono attentamente studiate sotto il profilo anatomico, la luce che illumina la scena del dipinto ha una direzione ben definita risultando così molto naturalistica.
L’uomo è sempre inserito in un ambiente reale, grazie anche alla sempre maggiore attenzione posta nella raffigurazione del paesaggio.
Il tema religioso. Le maggiori occasioni di lavoro sono ancora fornite agli artisti della committenza religiosa. La Chiesa ha infatti sempre più bisogno di immagini sacre per favorire il culto e affermare la propria potenza e ricchezza culturale.
Gli schemi iconografici medioevali vengono abbandonati per adottarne nuovi e più liberi. Tra i temi più ricorrenti: la Natività, la Vergine col Bambino, la Vergine e Santi, l’Ultima cena, la Crocifissione, la Deposizione, la Resurrezione, il Giudizio universale.
Anche la tecnica e le dimensioni cambiano: dalle pale d’altare su legno si passa alle grandi tele e agli affreschi che coprono intere pareti, volte e cupole. Le chiese tendono a diventare autentici musei didattici, in opposizione alle chiese protestanti dove l’insegnamento è affidato alla lettura della Bibbia e alla meditazione.
Il ritratto. Il ritratto è un genere pittorico che trova ampia diffusione per la prima volta nel Rinascimento: soprattutto i nobili e i borghesi sono in quel tempo molto interessati, per motivi di prestigio, a far fissare la propria effigie sulla tela.
Precedentemente, nel Medioevo, venivano evidenziate le caratteristiche simboliche del personaggio, così da facilitarne il riconoscimento: San Francesco col saio, San Giorgio che uccide il drago, eccetera.

PITTURA RINASCIMENTALE FIAMMINGA

La cultura umanistica rinascimentale, invece, pone l’uomo al centro della realtà e della storia, ne valorizza la personalità, gli aspetti interiori, la qualità della mente, ritraendone con attenzione il viso, evidenziandone i particolari lineamenti, cercando di cogliere la profondità dello sguardo.
La tecnica a olio. È la tecnica più usata dal XV secolo ad oggi. Secondo alcuni l’avrebbero inventata i Fiamminghi e sarebbe stata importata in Italia nel 1450 da Antonello da Messina; ma questo tipo di pittura era già noto ai Romani che lo usavano per decorare scudi e armi.
La pittura a olio deriva dal progressivo uso di additivi oleosi nell’impasto della tempera, fino all’adozione sistematica di diluenti oleosi (olio di lino, di noce, di papavero, resine dure e molli) che favoriscono la scioltezza o il prosciugamento del colore.
Così dal Quattrocento in poi si passò dalle miscele di resine dure dei Fiamminghi a quelle più delicate dei veneziani, dai colori a olio con smalti alle vernici sintetiche dei nostri giorni.

SCULTURA RINASCIMENTALE RIASSUNTO

Caratteri fondamentali. Nel periodo rinascimentale la scultura torna ad essere, come nell’arte greca, completamente autonoma dall’architettura, da cui è in genere isolata attraverso nicchie, cornici piedistalli.
I caratteri fondamentali sono:
- l’osservazione dal vero  e il conseguente naturalismo;
- l’interesse per l’uomo e quindi lo studio della figura umana; in particolare si studiano l’anatomia e i movimenti del corpo.
La formazione degli scultori avviene quasi sempre nelle botteghe degli orafi dove per necessità di mestiere si apprendono le nozioni base di disegno, di modellazione, di lavorazione di materiali diversi.

ApprofondimentoStoria e descrizione del dipinto I coniugi Arnolfini di Jan van Eyck