Arte del Cinquecento: riassunto
Riassunto sull'arte del '500: la vita e le opere di Raffaello, di Michelangelo e di Leonardo (4 pagine formato doc)
ARTE DEL CINQUECENTO: RIASSUNTO
Arte del 500: Leonardo, Michelangelo e Raffaello
Nel 500 la riforma di Martin Lutero, che provoca una profonda crisi, e la scoperta dell’America portano a una fase di cambiamento, durante la quale i papi realizzarono progetti che vedevano l’ampliamento dei palazzi pontifici.
Inoltre, Vasari distinse tre fasi stilistiche nell’età rinascimentale:
1. Più antica, in cui la pittura si confronta con il vero
2. Una seconda, in cui l’arte inizia ad acquistare la capacità di indagine naturale
3. Maniera moderna, in cui l’arte acquisisce un perfetto equilibrio tra raffigurazione della natura e espressione interiore.
La pratica artistica diventa libera, l’artista diventa colui che domina l’arte con perfezione e nasce una nuova concezione della classicità, secondo la quale l’arte doveva esprimere solennità. Infine si affermano la ricerca del centro e il principio di idealizzazione della forma, secondo il quale la bellezza di un opera deriva dall’unione degli miglior parti di diversi modelli.
Il Cinquecento: contesto storico
IL CINQUECENTO: LEONARDO DA VINCI
Leonardo da Vinci. Notizie sull’autore. Nasce a Vinci, si forma prima a Firenze presso Verrocchio poi a Milano presso il Moro. Si impegna in diverse attività: ingegnere, pittore, scultore, architetto e scenografo. Muore ad Amboise.
Il contatto con la realtà naturale gli permise di elaborare un metodo basato sulla prospettiva, sull’osservazione e sulla sperimentazione. Studiò diversi fenomeni naturali, attraverso il disegno e la pittura.
Importante è “il paesaggio della valle dell’Arno”. In cui i tratti vicini e sovrapposti realizzati con un’esecuzione veloce, rendono più sfocate le immagini. Quella dello sfumato è, infatti, la tecnica utilizzata da Leonardo e consiste nel passare in modo graduale da un tono chiaroscuro all’altro. In questo modo i contorni delle figure appaiono più morbidi.
Inoltre, teorizza la prospettiva de’ perdimenti, nella quale le parti vengono poste più lontano possibile per renderle meno definite. In questo modo si percepisce nel paesaggio la densità atmosferica.
Infine, pone al centro i gesti dei personaggi, poiché hanno un’intensa carica positiva.