L'architettura postmoderna: riassunto

Nascita del postmodernismo, concetto di "doppio codice di Jencks, postmodernismo a confronto del modernismo e i maggiori esponenti di tale movimento (4 pagine formato doc)

Appunto di luxyna

ARCHITETTURA POSTMODERNA: RIASSUNTO

L’architettura postmoderna.

La nascita del postmoderno e la sua definizione. Si cominciò a parlare del postmoderno a partire dagli anni Sessanta, dapprima in area statunitense e poi europea, con riferimento a tendenze affermatesi in quel periodo e accomunate da un atteggiamento di distacco o di aperta polemica nei confronti dei fondamenti teorici del movimento moderno. Sebbene il fenomeno abbia interessato anche l’arte e la letteratura, è nel campo dell’architettura che il postmoderno ha avuto la sua più rapida e significativa diffusione.
Sia pur con molte oscillazioni che ne caratterizzavano l’impiego, il concetto di questo movimento si può definire anzitutto in riferimento a una presa di distanza nei confronti del moderno inteso come epoca dominata dall’ideale del progresso, dell’accentuazione del valore del nuovo e dell’originalità. Questo comporta un generale atteggiamento di recupero critico delle tradizioni e delle convinzioni linguistiche proprie nei vari campi e una riflessione, talvolta ironica, su forme o moduli ereditati dal passato. In architettura, ciò si è espresso nella ripresa in chiave eclettica degli stili del passato, che permette una maggiore libertà compositiva, una ricchezza decorativa, una nuova apertura verso i significati simbolici dell’immagine architettonica.

Filosofia postmoderna e postmodernismo nell'arte

POSTMODERNISMO

In questo senso il post modernismo assume un carattere specifico nell’ambito nordamericano, dove si arricchisce mediante il contatto con tutti quei fenomeni (dal passaggio metropolitano, al kitsch, alla pubblicità) che aveva già ispirato l’arte pop: si realizza così un tratto comune a tutto il post modernismo e cioè il rinnovato rapporto con le tradizioni e i codici costruttivi locali, in polemica con il loro azzeramento totale e la generale omologazione dei linguaggi operata dallo stile internazionale.
L’iniziatore del postmoderno si può considerare Robert Venturi, che se già in “Complessità e contraddizione in architettura” (1966), aveva accusato pubblicamente la dottrina  modernista  di aver escluso dai suoi canoni il ricorso alla metafora e all’ambiguità, in “Imparando da Las Vegas” ( 1972) opera quella contaminazione propria del postmoderno  fra pop art e repertorio classico,coniugando la lezione storicistica di Kahn con la fervente vitalità dello scenario di Las Vegas.