Futurismo e Dadaismo
Appunto inviato da chiaretta8592
Futurismo: Marinetti e Boccioni. Caratteristiche generali e principali opere. Dadaismo: caratteristiche generali. (3 pagine formato doc)
FILIPPO TOMMASO MARINETTI (1876 - 1944)
- 20 febbraio 1909 = viene pubblicato da Marinetti, sul quotidiano francese “Le Figaro”, il MANIFESTO DEL FUTURISMO.
Nasce a Alessandria d’Egitto il 22 dicembre 1876 e proviene da una famiglia borghese poi trasferitasi a Milano.
Studia a Parigi e diventa poeta e romanziere opere di ispirazione liberty e simbolista
Direttore della rivista milanese “Poesia”
Promotore attivo della corrente del Futurismo contributo critico e teorico tramite numerosi scritti.
Difende la corrente e il partito futurista negli anni del fascismo.
Muore a Bellagio, Como nel 1944.
Parigi era il principale centro internazionale dell’arte e della cultura d’avanguardia.
In Italia invece la cultura e l’arte tendono a ristagnare su posizioni conservatrici e marginali anche se: movimento milanese della SCAPIGLIATURA + pittori basati sull’esperienza del DIVISIONISMO FRANCESE. Il Manifesto del Futurismo si scontra contro la cultura ufficiale italiana, molto legata e interconnessa alla tradizione.
IL MANIFESTO DEL FUTURISMO:
Vitalismo, ripreso dalla cultura filosofica europea + agire eroico/provocatorio.
Dinamismo e velocità + sintesi e forza valori ispirati alla vita contemporanea.
Rifiuto delle forme e dei valori tradizionali (= freni per il progresso).
Esaltazione della guerra come “sola igiene del mondo” e “genitrice e regina di tutte le cose (Italia: Enrico Corradini, Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini”).
Rifiuto e “lotta” contro: rigidi torni retorici del classicismo + sentimentalismo estetizzante del romanticismo.
- 20 febbraio 1909 = viene pubblicato da Marinetti, sul quotidiano francese “Le Figaro”, il MANIFESTO DEL FUTURISMO.
Nasce a Alessandria d’Egitto il 22 dicembre 1876 e proviene da una famiglia borghese poi trasferitasi a Milano.
Studia a Parigi e diventa poeta e romanziere opere di ispirazione liberty e simbolista
Direttore della rivista milanese “Poesia”
Promotore attivo della corrente del Futurismo contributo critico e teorico tramite numerosi scritti.
Difende la corrente e il partito futurista negli anni del fascismo.
Muore a Bellagio, Como nel 1944.
Parigi era il principale centro internazionale dell’arte e della cultura d’avanguardia.
In Italia invece la cultura e l’arte tendono a ristagnare su posizioni conservatrici e marginali anche se: movimento milanese della SCAPIGLIATURA + pittori basati sull’esperienza del DIVISIONISMO FRANCESE. Il Manifesto del Futurismo si scontra contro la cultura ufficiale italiana, molto legata e interconnessa alla tradizione.
IL MANIFESTO DEL FUTURISMO:
Vitalismo, ripreso dalla cultura filosofica europea + agire eroico/provocatorio.
Dinamismo e velocità + sintesi e forza valori ispirati alla vita contemporanea.
Rifiuto delle forme e dei valori tradizionali (= freni per il progresso).
Esaltazione della guerra come “sola igiene del mondo” e “genitrice e regina di tutte le cose (Italia: Enrico Corradini, Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini”).
Rifiuto e “lotta” contro: rigidi torni retorici del classicismo + sentimentalismo estetizzante del romanticismo.