Biodiversità
Spiegazione della biodiversità.(6 pagine formato word) (0 pagine formato doc)
Biodiversità Termine di recente introduzione, usato per indicare la varietà, o diversità, all'interno del mondo biologico Biodiversità Termine di recente introduzione, usato per indicare la varietà, o diversità, all'interno del mondo biologico.
La biodiversità viene in genere studiata a tre diversi livelli, che corrispondono a tre livelli di organizzazione del mondo vivente: quello dei geni, quello delle specie e quello degli ecosistemi. La biodiversità è, in realtà, presente in tutto il mondo vivente, a tutti i livelli di organizzazione; tuttavia, i tre livelli considerati, e in modo particolare la diversità delle specie, rappresentano i punti di riferimento fondamentali per tutti gli studi sulla variabilità e per gli interventi di conservazione della diversità biologica. La diversità delle specie La specie viene definita come un insieme di organismi accomunati da una serie di caratteristiche, tra cui la capacità di accoppiarsi, generando prole fertile. Essa viene spesso considerata come l'unità di base degli studi biologici e di molte ricerche condotte da ecologi e tassonomisti. Nel corso delle indagini sulla biodiversità viene spesso contato il numero delle specie maggiormente conosciute (ad esempio mammiferi e uccelli), presenti in un'area prescelta come campione; talvolta è anche possibile stimare il numero delle specie di un'intera regione o di uno stato, anche se in questi casi all'aumentare dell'area cresce anche la probabilità di compiere errori. Il numero delle specie contate, che prende il nome di "ricchezza di specie", costituisce una delle possibili misure della biodiversità di un luogo e può essere utilizzato come termine di paragone con altre zone. La ricchezza di specie viene considerata come la misura generale di biodiversità più semplice e facile da valutare, anche se non può che rappresentare una stima approssimativa e incompleta della variabilità presente tra i viventi. La ricchezza di specie varia geograficamente: le zone più calde tendono a sostenere più specie di quelle più fredde; le zone più umide ospitano più specie di quelle più secche; le zone con minori variazioni stagionali accolgono più specie di quelle con stagioni ben definite; zone con topografia e clima diversificati albergano più specie di quelle uniformi. Nonostante l'importanza della specie come unità di base, non sempre i ricercatori sono d'accordo sui metodi di classificazione da utilizzare per determinare i rapporti di parentela tra i diversi organismi; ad esempio, la classificazione dei batteri e degli uccelli segue regole diverse; inoltre i tassonomisti spesso adottano criteri differenti per classificare lo stesso gruppo di organismi, all'interno del quale finiscono, quindi, per riconoscere un diverso numero di specie. Queste differenze non dovrebbero essere, tuttavia, sopravvalutate, poiché sono imperfezioni fisiologiche degli studi su oggetti dinamici, in cambiamento costante e suscettibili di interpretazioni diverse, quali sono gli organismi biologic