Struttura dei virus: riassunto

La struttura virale dei virus, modalità di infezione nei batteri e nelle cellule eucariote: riassunto (3 pagine formato doc)

Appunto di daneel

STRUTTURA DEI VIRUS: RIASSUNTO

I Virus.

Benché le cellule siano le unità funzionali più piccole degli organismi viventi, delle unità più semplici possono invadere le cellule e sovvertire il loro apparato sintetico. Queste unità sono i virus che, nella loro forma libera e infettante, sono costituiti da un involucro proteico che circonda una o più molecole di acido nucleico. Il tutto è concentrato in una struttura dalle dimensioni minori di quelle di un ribosoma.
L’acido nucleico virale, una volta inserito nella cellula ospite è in grado di convertire quest’ultima in una “fabbrica” tesa all’assemblaggio ed alla propagazione di particelle virali simili a quella che aveva provocato l’infezione. I virus rappresentano importanti vettori di malattie, sia nell’uomo sia negli animali domestici e piante. Essi hanno una essi hanno una grande importanza scientifica in quanto, la modalità di svolgimento dell’infezione virale, possono fornire indicazioni circa la fisiologia della cellula infettata.

Tesina sui virus: struttura e classificazione


COME SI RIPRODUCONO I VIRUS

Struttura virale. L’acido nucleico di una particella virale isolata, sia esso DNA o RNA, rappresenta il cosiddetto core del virus. Lo strato proteico esterno, che racchiude il “core” nucleico, è detto capside o involucro virale. Alcuni virus sono particelle strutturate in modo semplice che presentono un core, rappresentato da una singola molecola di acido nucleico, ed un capside assemblato con molecole proteiche tutte dello stesso tipo. Altri virus più complessi posseggono dei core multimolecolari e capsidi formati da molte proteine differenti (a volte più di 50). Alcuni virus, come quelli che causano l’AIDS, l’influenza e l’herpes nella specie umana, mostrano capsidi circondati da una membrana di derivazione cellulare. Questi virus sono conosciuti come virus con l’involucro. Le molecole di DNA o RNA, depositarie dell’informazione genetica della particella virale, possono contenere un numero di geni estremamente variabile e compreso fra poche unità e molte centinaia. Per quanto poche, le informazioni contenute in queste molecole devono essere sufficienti a codificare gli enzimi necessari alla replicazione dell’acido nucleico virale, oltre alle proteine del capside. Inoltre, il genoma virale può contenere informazioni per la sintesi di molecole proteiche di riconoscimento che vengono inserite nell’involucro virale. Regioni specifiche di queste proteine, riconoscono e legano le molecole di superficie della cellula ospite e promuovono l’entrata della particella virale o del suo acido nucleico all’interno della cellula.

I virus in biologia: struttura


VIRUS BIOLOGIA, RIASSUNTO

A seconda del virus considerato, il capside può assumere morfologie differenti, da bastoncellare a sferica. Molti dei virus infettanti cellule vegetali sono di forma bastoncellare. Il capside dello studiatissimo “virus del mosaico del tabacco”, per esempio, appare come una struttura bastoncellare, dal diametro di circa 15 nm e lungo circa 300 nm, costituito da più di 2000 unità proteiche identiche. Come in tutti i virus bastoncellari, le subunità proteiche costituenti il capside di questo virus sono disposte a spirale. La molecola di RNA di questo virus si dispone anch’essa a spirale seguendo l’andamento delle subunità proteiche.
I virus sferoidali includono gruppi di particelle virali capaci di infettare cellule animali, vegetali e batteriche. Il capside di questi virus, non perfettamente sferico, è costituito da particelle triangolari piatte, che nel loro definitivo assetto tridimensionale, formano un poliedro. In alcuni di questi virus, in corrispondenza degli angoli del solido geometrico rappresentato dal capside, si nota la presenza di proteine di superficie (“spike proteins”), coinvolte nel meccanismo di riconoscimento ed aggancio del virus alla cellula ospite. Alcuni virus sferoidali presentano una struttura membranosa di provenienza cellulare che circonda esternamente il capside.