Il terreno agrario
Descrizione del terrero agrario. (4 pagg., formato word) (0 pagine formato doc)
Il Terreno Agrario Il Terreno Agrario Il terreno è la risultante di una serie di processi di disgregazione e alterazione delle rocce.
Questi processi di disgregazione possono essere definiti fisico meccanici, chimici e biologici. Le azioni fisico meccaniche sono rappresentate dai ghiacciai, che nel loro movimento lento e continuo verso valle, sottopongono il fondo roccioso ad un processo di disfacimento e di trasporto ed i deposito di detriti. Altre azioni sono: venti che sollevano e trasportano particelle solide che urtano contro la roccia, la intaccano ì, e con il passare del tempo la demoliscono; altre azioni sono rappresentate dal potere erosivo delle acque, soprattutto dalle precipitazioni, l'alternarsi delle alte e basse temperature. Le azioni chimiche derivano dall'azione combinata di tre agenti: acqua, anidride carbonica e ossigeno, l'acqua agisce con efficacia sulle rocce madri formate da silicati, trasformandole in argille: l'anidride carbonica, di cui è ricca la pioggia, solubilizza e asporta il bicarbonato di calcio, che costituisce le rocce calcaree. Di conseguenza, molto spesso, sul posto rimangono solo i minerali di ferro e alluminio che sono insolubili, e rappresentano delle impurità che sono alla base della formazione delle cosiddette “terre rosse”. Le azioni biologiche vengono ad opera di organismi viventi, vegetali e animali. Sulla roccia nuda non è possibile la vita delle piante superiori, ma possono svilupparsi le cosiddette piante inferiori, ad esempio muschi, licheni, alghe ecc. In seguito alla loro azione biochimica e all'accumularsi dei loro residui organici, si viene a costituire, col passare del tempo, un sottile strato di terriccio che rende possibile la vita e lo sviluppo di piante via via sempre maggiori, favorendo in questo modo lo sviluppo e la crescita delle radici, che penetrano con forza nello strato roccioso. Quando alla fine la vegetazione è giunta ad insediarsi in modo completo in un terreno in via di formazione, sorgono tutte quelle forme di vita animali, dalle più piccole alle più grandi, che a loro volta contribuiscono a perfezionare l'opera di formazione del terreno agrario. Il terreno man mano che si forma può rimanere sul posto o essere trasportato e depositato dalla roccia madre da cui deriva. Nel primo caso si parla di terreni autoctoni o in posto, nel secondo caso si parla di terreni alloctoni o di trasporto. I terreni autoctoni hanno caratteristiche poco favorevoli all'agricoltura, infatti sono poco profondi, di scarsa fertilità e anche difettosi essendo composti da particelle uniformi e della medesima natura. I terreni alloctoni o di trasporto sono di solito più ricchi e più fertili dei terreni autoctoni, infatti sono costituiti da particelle di natura e forma differenti, e presentano quindi delle buone caratteristiche chimiche ed una porosità o grana favorevole per la crescita della vegetazione, in quanto provengono dalla degradazione di rocce svariatissime. Molto importanti quei terr