Il magnetismo: significato e caratteristiche

Cos'è il magnetismo, cos'è la magnetite e spiegazione del fenomeno della magnetizzazione (3 pagine formato doc)

Appunto di noventa

MAGNETISMO: SIGNIFICATO

Il magnetismo.

Il magnetismo è una parte dell’elettrologia che si occupa dei campi magnetici, vale a dire dei campi di forza creati da alcuni corpi detti calamite o magneti che esercitano un’attrazione sopra determinate sostanze dette paramagnetiche (in particolare i composti ferrosi, sì che le sostanze nelle quali tale effetto è molto sensibile vengono dette ferromagnetiche); le sostanze invece sopra le quali il magnetismo provoca effetto contrario vale a dire che vengono respinte dai campi magnetici vengono dette diamagnetiche (ad esempio il bismuto). Esistono magneti naturali (e il loro studio viene detto magnetostatica), tuttavia le azioni di attrazione e repulsione più intense vengono esercitati dai magneti creati artificialmente: essi sono costituiti da una sostanza ferromagnetica attorno alla quale è avvolto a spirale un conduttore percorso da corrente elettrica: lo studio dei fenomeni riguardanti i magneti artificiali è definito elettromagnetica.

Elettricità e magnetismo: tesina di terza media

MAGNETISMO FISICA

Una teoria che possa spiegare la creazione dei campi magnetici è riuscita di difficile elaborazione: inizialmente si cercò di interpretare i fenomeni magnetici ricorrendo all’ipotesi dell’esistenza di due fluidi magnetici, uno positivo e uno negativo, sul modello di quanto si fa per l’elettricità.   Effettivamente l’esperienza dimostra che in un magnete permanente lungo e sottile (ago magnetico) le azioni sono particolarmente intense alle due estremità (poli) e le azioni si possono riconoscere di polarità opposte.


Ma l’esperienza prova pure che, contrariamente a quanto avviene per l’elettricità, non è possibile separare l’uno dell’altro i due ipotetici flussi magnetici di polarità opposta, che apparivano condensati alle due estremità: se si spezza in due l’ago ognuna delle due metà presenta ancora alle due estremità fenomeni di segno opposto.

CAMPO MAGNETICO: DEFINIZIONE

Si è passati pertanto a considerare un materiale magnetico come l’insieme di tanti magnetini elementari, i quali sarebbero disordinatamente orientati finché non interviene un campo magnetico esterno a ordinarli tutti nella direzione del campo, così da evitare che l’azione di un magnetino neutralizzi l’azione di un altro magnetino. Questa teoria permette di giustificare altresì il fenomeno della saturazione magnetica, vale a dire il fatto che non è possibile in alcun modo aumentare l’induzione di un magnete oltre un determinato valore, detto appunto valore di saturazione: ciò evidentemente perché il raggiungimento di tale condizione corrisponde alla completa e perfetta orientazione di tutti i magnetini. Nell’acciaio i magnetini mantengono il loro orientamento anche quando cessa l’azione del campo magnetico e si ha quindi un magnete permanente; nel ferro dolce, per esempio, invece i magnetini ritornano al cessare del campo, con andamento quasi elastico, nella loro posizione di partenza.

MAGNETE

La teoria dei magnetini fu altresì confermata dagli studi di Ampère, il quale riuscì ad eliminare ogni necessità di riferimento non solo ai fluidi magnetici ma addirittura a poli magnetici effettivi, riportando i fenomeni magnetici nell’ambito dello studio dell’elettricità: in ogni particella elementare il fatto della magnetizzazione è dovuto all’effetto di una corrente permanente che in esso circola, e oggi si sa che essa è dovuta agli elettroni che ruotano al nucleo di ogni atomo.