I legami chimici

Descrizione dei legami chimici, della forma molecolare, con collegamenti alla meccanica quatistica (4 pagine formato doc)

Appunto di francescogavelli
I LEGAMI CHIMICI
I legami chimici fanno sì che gli atomi degli elementi si aggreghino e formino così diverse sostanze.
Affinché si instauri un legame chimico, l’energia potenziale dell’aggregato deve essere minore rispetto all’energia potenziale degli atomi separati (infatti ogni sistema tende spontaneamente a raggiungere lo stato caratterizzato da minima energia potenziale); quindi si può affermare che il processo di legame libera energia.
ENERGIA DI LEGAME: quantità di energia che è necessario fornire a una mole di sostanza affinché di spezzino i legami che tengono uniti i suoi atomi; si misura in kJ/mol.
Maggiore è l’energia di legame, tanto più solido e stabile è il legame.


All’inizio del  XX secolo Lewis propose la regola dell’ottetto, secondo la quale quando un atomo si combina con altri, raggiunge il massimo della stabilità scambiando o condividendo elettroni, in modo da conseguire una configurazione elettronica esterna a otto (o due) elettroni simile a quella del gas nobile più vicino nel sistema periodico.
Non è un a regola ferrea poiché esistono varie eccezioni.
IL LEGAME COVALENTE
Il legame covalente è responsabile della formazione e si forma tra atomi la cui differenza di elettronegatività è minore di 1,9.
Gli atomi così mettono in comune una o più coppie di elettroni (in quest’ultimo caso si parla di legame covalente doppio o triplo), formando un orbitale in comune.


Esistono tre tipi di legame covalente:
- Il legame puro che si instaura tra due atomi identici (elettronegatività = 0).
- Il legame polare che si instaura tra atomi che presentano una parziale carica elettrica di segno opposto. Si formano così un polo parzialmente negativo in corrispondenza dell’atomo più elettronegativo (che attrae a sé gli elettroni di legame) e un polo positivo in corrispondenza dell’atomo meno elettronegativo (0 < elettronegatività < 1,9).