Il petrolio

Composizione chimica del petrolio. (6 pag - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di claudio331516
Scienze Scienze Petrolio Definizione Il petrolio è una miscela di idrocarburi densa, viscosa, che varia di colore dal giallo-bruno fino al nerastro, di odore caratteristico e di notevole fluorescenza.
E' facilmente infiammabile e si presenta come fluido con un peso specifico che varai da 0,80 a 1 g/cm3; la sua densità relativa è definita dall'American Petroleum Institue e si trova con la relazione: °API = 141,5 / ps (60°F / 60°F) - 131,5; dove ps (60°F / 60°F) è il rapporto fra densità del prodotto a 60°F e quella dell'acqua a 60°F e corrisponde all'intervallo fra 45° e 10° API. La maggior parte dei petroli contiene miscele di idrocarburi nafteno-paraffinici (idrocarburi cicloalifatici i nafteni, con la stessa formula bruta degli alcheni, mentre i paraffini sono gli alcani) con percentuali fino al 20% di idrocarburi aromatici e piccole percentuali di composti ossigenati, solforati o azotati.
Per esempio il petrolio del Caspio e del Caucaso, del Borneo del Venezuela e del Messico hanno percentuali fino al 75% di idrocarburi naftenici di formula CnH2n; i petroli della Pennsylvania, della Polonia, del Medio Oriente e dell'Africa settentrionale fino al 60% di idrocarburi paraffinici di formula CnH2n + 2; altri petroli del Borneo hanno percentuali fino al 50% di idrocarburi aromatici (che forniscono benzine ad alto numero di ottano) e inoltre quelli della California, del Venezuela e del Giappone hanno percentuali del 12% di ossigenati e quelli del Medio Oriente dall'1,2 al 2,4% di zolfo. Origine La maggior parte del petrolio ha origine dal sapropel che si è mescolato a sedimenti argillosi depositati in acque paludose povere di ossigeno. Il sapropel è una melma che si forma nelle paludi e nella quale sono presenti i resti organici di ogni tipo. Quando i resti organici vegetali prevalgono il sapropel da origine con un processo di carbonizzazione in assenza di ossigeno a carboni fossili molto ricchi di gas (carboni sapropelitici). Quando prevalgono organismi animali, soprattutto acquatici da invece origine a rocce madri petrolifiche. I batteri anaerobi presenti nel sapropel con il tempo sottraggono ossigeno alle sostanze organiche che si arricchiscono per riduzione di carbonio, idrogeno, grassi (derivati da proteine e lipidi). Per successiva saponificazione si formano acidi grassi saturi ed insaturi e da questi per azione combinata di pressione e temperatura si formano i vari idrocarburi. La saponificazione consiste nella reazione di idrolisi su composti organici come per esempio esteri e ammidi i quali si scindono in acidi e alcooli nel primo caso e in acidi e ammine nel secondo, e su nitrili con formazione di acidi e ammoniaca. Da grassi ed oli si ottengono su opera di alcali i sali alcalini degli acidi grassi. I lipidi infatti contengono acidi grassi che si dividono in saturi ed insaturi, saturi quando il numero di atomi di carboni nella loro catena lineare è tra 3 e 40 (il numero degli atomi di C è sempre pari), insaturi e ramificati se maggiori. Pi