La struttura della materia: riassunto
La struttura della materia, gli atomi e le molecole: riassunto (4 pagine formato doc)
STRUTTURA DELLA MATERIA
La struttura della materia. Già nell’antica Grecia erano venute a formarsi due correnti di pensiero:
• La prima, che considerava la materia continua, quasi come un filo che permeasse tutto, aveva il suo più autorevole sostenitore in Aristotele (384 – 322 a.C.).
• La seconda riteneva invece che tutta la materia fosse composta da minuscole particelle, gli atomi (che in greco antico significa “non divisibile”), eterni e immutabili, così piccoli da non poter essere individuati dai nostri sensi.
Materia: definizione, stati e composizione
STRUTTURA DELLA MATERIA FISICA
Il primo sostenitore di questa teoria fu Democrito di Abdera.
Le concezioni di Aristotele finirono per affermarsi e dominarono il pensiero dell’Occidente cristiano fino al XVII secolo, quando alcuni pensatori, fra i quali Newton e Boyle, iniziarono a riprendere in considerazione la teoria atomistica. Entrambe queste teorie erano però solo della elaborazione astratte, frutto di speculazioni filosofiche e non supportate da alcuna verifica sperimentale, che del resto le risorse tecniche dell’epoca non avrebbero certo consentito.Le correnti di pensiero tramante dall’antichità ebbero comunque notevole importanza, sia abituando al ragionamento e a trarre deduzioni dalle osservazioni effettuate, sia mantenendo vivo il concetto di atomo, che con la teoria elaborata da John Dalton (1766 – 1844) e gli sviluppi seguenti sfociò nella concezione atomistica moderna.
Stati di aggregazione della materia
LA STRUTTURA DELLA MATERIA: RIASSUNTO
Gli atomi e le molecole. Dalton partì dalle osservazioni sperimentali dei francesi Antoinr – Laurent Lavoisier e Joseph – Louis Proust sulle trasformazioni (o, nel linguaggio chimico, “reazioni”) chimiche. Lavoisier dedusse la legge di conservazione della massa, dimostrando sperimentalmente che:
Durante le reazioni chimiche, la materia non può venire né distrutta né creata.
Ciò significa che, se sottoponiamo a una trasformazione chimica una certa massa totale di sostanze (reagenti), la massa totale dei prodotti resterà la stessa.
Proust dimostrò che:
In una data sostanza gli elementi componenti si trovano sempre in un rapporto di massa costante e definito.
enunciando così la legge delle proporzioni definite.
In pratica, se un grammo di un certo elemento A si combina con 2 grammi di un altro elemento B per formare 3 grammi di un certo composto, cambiano le quantità in gioco sarà rispettato sempre tale rapporto: quindi 5 grammi di A si combineranno con 10 grammi di B, 8 grammi di A 16 grammi di B, e così via.
Già questo sembrerebbe sufficiente per avvalorare la teoria atomistica, perché si potrebbero pensare che gli “atomi” dell’elemento B abbiano una massa doppia di quelli dell’elemento A e quindi, legandosi fra loro i due diversi tipi di atomi in proporzione 1 : 1, dovremo avere sempre una massa doppia di B rispetto ad A per formare quel certo composto.